Juvemania: Agnelli-Ritorno al futuro, cambierà l'almanacco?
Andrea Agnelli scende dalla sua Fiat e sale sulla DeLorean DMC-12. Come Michael J.Fox nel celebre film Ritorno al futuro, il presidente della Juventus torna nel passato per cambiare il futuro del suo club.
Da ieri, infatti, la battaglia della Juventus sul tema Calciopoli ha cambiato decisamente livello. Il nemico, dichiarato, è ormai la Figc, la Federcalcio alla quale il club bianconero nella sua storia ha dato 27 dei 44 giocatori titolari delle 4 Nazionali campioni del mondo, la stessa Federcalcio che, per dirla con Agnelli, dopo "aver lapidato la Juventus in piazza nel 2006, oggi è diventata garantista ed incompetente".
Ci aveva creduto la Juventus, nel 2006, nel cambiamento del sistema calcio. Assumendosi le sue responsabilità, aveva accettato la B con penalizzazione, la revoca di due scudetti, la fuga di tanti campioni e una perdita patrimoniale enorme. Ci aveva creduto confidando in un principio fondamentale: la parità di trattamento nei confronti di tutte le parti in causa e la costruizione di un nuovo calcio, tanto da darsi, primo club in Italia, un codice etico.
Ora, a Torino sostengono che il palese venir meno di questa parità di trattamento, in particolare nei confronti dell'Inter, e, soprattutto, l'ignavia di una federazione che gioca a scaricabarile, non siano più sopportabili. E quindi, dopo l'esposto del 2010, che Massimo Moratti definirebbe 'simpatico', ecco il salto di qualità: ora la Juventus di Andrea Agnelli non vuole più essere 'simpatica'. La 'Juventus smile', per usare un'espressione cara a Lapo Elkann, è finita.
La società di Corso Galileo Ferraris ora è pronta a ricorrere in qualsiasi sede (compreso il Ministero dell'Interno, mossa che punta dritta al commissariamento della Figc) e con un nuovo obiettivo: non più la semplice revoca dello scudetto 2006 all'Inter (come voleva l'esposto del 2010), ma la restituzione alla bacheca juventina dei titoli del 2005 (quello vinto nello scontro diretto contro il Milan a San Siro, senza Ibrahimovic squalificato con la prova tv e con arbitro l'illibato Collina) e del 2006 (quello dei 91 punti).
Il viaggio nel tempo di Agnelli attraverso le aule di tribunale è appena iniziato. In mano, come Michael J.Fox, il presidente ha un almanacco, sul quale c'è scritto: Juventus, 27 scudetti. Strada facendo, il numero muterà in 29?