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Juvemania, a Skopje neanche uno juventino: ecco perché i bianconeri non amano la Nazionale
squadra che ha giocato e pareggiato sabato sera a Skopje davvero avrebbe
sfigurato qualche juventino, visto che non se n'è visto manco uno in
campo, nemmeno al momento delle sostituzioni? Davvero Locatelli non
avrebbe potuto giocare al posto di Cristante, o per esempio Cambiaso
dare il cambio a Di Marco e Kean giocare al posto del deludente
Zaccagni, e perché no Fagioli a quello di Tonali?
L'Italia senza giocatori della Juventus non è comunque la sola ragione
per la quale i tifosi bianconeri non amano questa Nazionale, a
prescindere da chi la alleni (in questo caso, Spalletti). E non perchè gli juventini non siano dei patrioti, ma perchè quando vedono scendere
in campo gli azzurri non pensano al Tricolore o alla Patria, e nemmeno
gli importa che a fare il team manager sia stato scelto Gigi Buffon: a
loro viene in mente la Federazione, di cui la Nazionale italiana è
espressione. Pensano a Gravina e a Chiné, e allora hanno come un senso
automatico di repulsione.
E non perché, come sostiene qualcuno, gli juventini non vogliano
rispettare le regole, ma perché desidererebbero che quelle regole
fossero uguali per tutti, e invece non lo sono. Nel 2006 telefonavano
ai designatori i tesserati di quasi tutte le società e qualcuno si
spinse addirittura oltre con le richieste, ma chi venne retrocessa fu
solo la Juventus; le plusvalenze le utilizzano ancora oggi tutti i club,
ma l'unica squadra a cui sono stati tolti 15 e poi 10 punti e rovinata
una stagione è stata la Juve. Con tutte le inevitabili ripercussioni sul
fronte UEFA.
Chiaro che poi, quando la Nazionale pareggia con la Macedonia e vedono
il volto contrito del presidente federale, gli juventini provano piacere.