AFP/Getty Images
Juvemania, Bosco: Dybala, gioca da solo
IL GOL DELL'EX - Secondo tempo, si appalesa al proscenio Pogba, in una delle rare battute della sua serata da “spalla”: Rico gli spegne la voce. Al minuto 65' arriva il colpo di scena che sa di beffa: segna (e chi se no ?) l'ex Llorente, l'uomo lasciato andare via a zero euro e che porta il Siviglia in Europa League. Le maledizioni a Marotta arrivano fino a Siviglia, ma manca ancora un mezz'ora: c'è tempo per rimediare. Tanto a Manchester, i citizens stanno beccando. Manco per sogno. Il City,in rimonta ne infila quattro. Madama sferraglia, si toglie la veletta, ci prova e ci riprova. Ma la traversa nega a Dybala (e a chi se no ?) la soddisfazione del pareggio. Pari che avrebbe fatto vincere il girone alla Juve, evitando nell'urna di Nyon “mostri“ come il Bayern e il Barcellona. E il Real, direte, che in serata ne ha piazzate otto, maramaldeggiando sul povero Malmoe? Il Real ha Ronaldo e un bouquet di fuoriclasse. Ma in panchina ha anche quel controverso Benitez che lascia aperta - a tutti - più di una speranza. Queste sono le migliori. Le “peggiori“ - si fa per dire - si chiamano Atletico Madrid, Chelsea e via discorrendo. Spetterà a Eupalla, risarcire la Juve nell'urna. Perchè a Siviglia (Eupalla) l'ha fatta grossa.
INFORTUNIO NUMERO 23 - Del resto era cominciata male, con l'influenza di Mandzukic aggiuntosi ai già degenti, Hernanes, Lemina, Evra, Khedira, Pereyra. Fuori, non iscritti alla lista Uefa , Padoin e Asamoah, uno che a Siviglia avrebbe fatto comodo. Cominciata male è finita peggio: il domandone - ma perché un Morata tanto scialacquatore - non è stato sostituito con Zaza? Risposta di Allegri: perché Zaza, nella rifinitura (incubo ormai peggiore della stessa partita ) ha avuto un risentimento muscolare (e cosa se no ?) e quindi ho preferito non rischiare. Un solo cambio (Fumo di Londra Cuadrado) e in panchina per lo più ragazzetti prelevati dalla Primavera di Grosso. Vitale chi? Avevano chiesto i cronisti iberici in conferenza stampa. Uno bravo, aveva risposto Allegri. Ah: 1-0 anche loro, i Primavera e addio alla Coppa di categoria. Sconfitti dal Siviglia, in dieci per un tempo e con il gol del possibile pareggio, fallito (da chi se no?) dal volonteroso Vadalà, il cui pondus, nel senso di peso, nell'affare Tevez, è iscritto a bilancio (quasi per finta) per il solo prestito a 3 pippi e mezzo. Per due stagioni. Dicono che in Argentina, Vadalà segnasse a raffica. Qui in Italia, il gol lo sta ancora cercando: a “Chi l'ha visto“. Finito il film (alla fine del quale si evince che la Juve ha avuto un maggiore possesso palla, che poi è lo sfinente “giro“ in attesa dell'imbucata senza dribbling- questo ormai “sconosciuto“- in casa Juve ) proviamo a tirare le somme.
ROBA DA CHAMPIONS - La Champions è questa: magari giochi per 64 minuti meglio, ma al 65' l'avversario ti punisce con lo sberleffo: un gol del giocatore che hai regalato per liberarti del suo (oneroso) ingaggio. Conta quel minuto, solo quel minuto. La cosa positiva è che da questa prima tranche di Coppa, anche con il secondo posto, arriveranno tanti pippi che la Juve potrà investire. Perché alla Juve, qualche cosa manca: un poco di fosforo. Marchisio è uno dei giocatori che a Siviglia più è sembrato in sofferenza. E non per colpa sua. Lui è una mezz'ala. La cosa che può consolare è che il ricchissimo Manchester United, dell'altezzoso Van Gal, assieme al suo ultramunifico sponsor, la Champions a febbraio, la vedrà sul divano. La cosa statistica è che per la sesta volta, Allegri (mi pare) accede agli ottavi di Champions da secondo.
MESSAGGIO A DYBALA - La cosa da raccomandare consiste in un messaggio a Dybala: se ne ne freghi di tutto e giochi come istinto gli detta. La cosa giusta da fare è seguire il suo istinto. Sia meno altruista. Lui, oggi, è mezzo attacco della Juventus. Tiri lui, faccia lui. La cosa da chiedere a Pogba è quella di non pensare al numero di maglia che porta. Di non pensare ai cento milioni di valutazione. Di giocare da mezz'ala come sa fare bene, evitando di ergersi a fenomeno. Nessuno glielo chiede. Anche perché lui forse (ancora?) non lo è. Almeno paragonato ai grandi assi col numero 10 della storia. La cosa da chiedere a Bonucci and company è banale. Ma se non lo conoscete voi, come si piazza Llorente sui corner, chi diavolo dovrebbe conoscerlo? Battuti uno a zero a Siviglia, con gol di Llorente: da calcio d'angolo. Alfred Hitchcock che cede il passo a Charlie Chaplin. La cosa da fare urgentemente è capire come accidenti preparano i giocatori quelli dello staff di Allegri. Perchè con Zaza, fanno 23. Numero decisamente elevato. Non fa né piangere, né ridere. Fa solo girare gli zebedei.
IL CENTROCAMPO DELLA VIOLA - La cosa da fare (anche più urgentemente) è quella di resettare alla velocità del suono, l'amarezza per una immeritata sconfitta e calarsi immediatamente nel match di domenica con la Fiorentina. Lo spartito è semplice: La Viola gioca meglio di Madama e la sovrasta in classifica. Madama ha giocato di martedì, la Viola, giocherà di giovedì. Il reparto da soffocare è il centrocampo, dove se gli lasci la palla e non li pressi, Borca Valero, Ilicic e Vecino te la nascondono fino alla settimana successiva. La Viola segna con tutti: manca il portiere, poi a naso tutti l'hanno messa dentro. La Viola ha Kalinic uno che trasforma in oro - in questo momento - tutto quello che tocca. E poi ha lui, Bernadeschi: uno bravo e dal grande futuro. La variabile indipendente di Paulo Sosa. Sai che prende l'esterno, ma non capisci mai in che modo lo farà. Ha la faccia, sfacciata, da sberle: quella dei predestinati. Uno che ha fatto i primi ruttini ma che a Ponte Vecchio "adorano" più di Lorenzo il Magnifico. Che sapeva far versi e moltissime altre cose, ma che i gol del Berna se li sognava. Lo so io, che mi sono permesso di segnalarlo (si fa per dire) a Marotta. Gli avessi sedotto la moglie li avrei offesi di meno.
E SE DA NAPOLI-ROMA... - La Juve torna dall'Andalusia scornata. Perde la prima gara quest'anno in Champions. Ha acquisito certezze, ma anche la consapevolezza che se vuole continuare nella rincorsa in campionato dovrà sputare sangue. Per ritrovare gli equilibri che aveva e che l'addio di “quei tre“ ha fatto evaporare. Anche perché, da qui alla sosta, non avrà respiro. Subito la Fiorentina. Il computer non ha anima - ma in compenso pare abbia una diabolica capacità di prevedere il … futuro: in schedina ha messo anche Napoli-Roma, partita dalla quale, se vincerà con i toscani, Madama potrebbe avere buone notizie. Non sarà facile, non sarà semplice, ma vincere sarà anche l'unico modo per continuare a sognare. Tempo per rilassarsi, anche in caso di vittoria, non ci sarà. Pochi giorni e sarà derby di Coppa Italia. E quelli - i granata - mica se lo sono dimenticati il gol di chiappa all'ultimo secondo. Più che una sconfitta, uno sfregio. Tra l'altro fatto da uno che - ultimamente - la porta proprio non la vede.
COSA VORREI IO - La cosa che vorrei io, sarebbe una gara (ho fatto il Car a Siena è so quanto puntuta possa essere la lingua dei toscani) senza polemiche, senza moviole, senza accuse, senza cori, senza rimpianti, senza “arbitri cornuti“ e magari con una stretta di mano e abbracci finali. Anche in tribuna. Poi mi dico: ma senza un po' di “casino“, Maremma Bucaiola (con la c aspirata), che razza di Juve-Viola sarebbe? A domenica, amigos.