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    Juvemania: il gioco si fa duro, Vidal c'è

    Juvemania: il gioco si fa duro, Vidal c'è

    CHE NON SIA UNA ROULETTE - Benvenuta nell'Europa che conta, Vecchia Signora. Solo dei pisquani potevano pensare che il Monaco fosse una squadretta. E nondimeno del lotto di Nyon, forse solo il Porto sarebbe (forse) risultato più abbordabile. L'Europa è questa. E se la Juventus vorrà restarci, dovrà prendere in fretta le misure al destino. Uno a zero è comunque un ottimo risultato per come si è sviluppata la gara.

    A patto di analizzarla senza paraocchi.
    A patto di considerare che il rigore che l'ha sbloccata è stato generoso, che qualche arbitro non l'avrebbe concesso, che il fallo è cominciato fuori area e che solo a stretto termine di regolamento (forse) la "continuazione" del fallo in area (gomito sulla spalla) ha giustificato il penalty .
    A patto di riconoscere che Buffon con una parata decisiva è stato determinante. 
    A patto di evidenziare che sul piano tecnico troppe cose non hanno funzionato. Troppi passaggi sbagliati, troppa ansia, troppa tensione. E almeno due occasioni nitide (Vidal e Tevez) buttate alle ortiche. L'augurio è quello di non doverle rimpiangere al ritorno. Alcuni elementi chiave (Tevez, Pirlo, Barzagli ) erano giù di gamba. Inevitabilmente dopo gli infortuni. Ma in generale è stata la Juventus tutta ad esprimersi in modo non ottimale. Mancano maledettamente le sgroppate di Pogba. Le sue accelerazioni, i suoi recuperi, la sua fisicità, il suo micidiale tiro.

    BICCHIERE MEZZO PIENO - La Juve ha vinto e parte con un piccolo ma basilare vantaggio per il ritorno nel Principato. Non ha preso gol in casa: cosa, nel conteggio generale,  fondamentale. Ha preso le misure a un avversario che solitamente gioca meglio in trasferta e che a Montecarlo dovrà scoprirsi per cercare di recuperare. Si è rivisto Vidal, migliore in campo e dopo gli errori in Coppa e Campionato, letale dal dischetto. Rotto il ghiaccio sono del parere che la Juventus al ritorno giocherà più sciolta. Ma dovrà smetterla di pensare troppo in grande: i sogni aiutano a vivere. Ma a volte ti fanno ruzzolare a terra. Dovrà smetterla di pensare al bancomat Champions. Lascino i giocatori che ci pensi Marotta: è il suo lavoro. Considerino che i giornalisti fanno il loro mestiere. Ma che certi articoli fanno male alla salute. Ora non dico che servirà una Juve alla James Bond, quello che va al Casino, sbanca la roulette e mentre secca un paio di avversari, seduce la più bella del Principato. Dico che secondo una vecchia regola, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare: se sono dei duri. Nel Principato il giocò sarà durissimo. Perché la squadra di Martial e Kondogbia è formazione tosta, ben allenata, con ottime individualità e una armonica capacità di andare in contropiede.

    Sono fiducioso? Lo sono. E non perché me lo suggerisca il cuore. Ma perché reputo che la Juventus abbia le armi per approdare il semifinale. Pur potendo giocare come preferisce in fondo il Monaco a Torino ha creato un solo pericolo. 

    Sabato si torna in campo. E il campo proporrà il cliente attualmente più scomodo, la squadra più in forma  la Lazio. Fossi Allegri proverei a vincere. Ma fossi sempre Allegri non considererei un pareggio un risultato da buttare. A questo punto della stagione occorre non farsi male, occorre gestire le forze, occorre amministrare la classifica. E occorre rammentare che la gara da vincere con la Lazio sarà quella di Roma: nella finale di Coppa Italia. Prima della Champions c'era stato lo scivolone di Parma. Sul quale le mie considerazioni, sono quelle che seguono. 

    CLAMOROSO AL TARDINI - Bentornata comunque sulla terra, Vecchia Signora. Al Tardini è andato in scena uno spettacolo deprimente (per il gioco), non ipotizzabile, quanto magnifico: Davide che abbatte Golia. Risultato clamoroso che sbeffeggia i santoni del "campionato non  allenante". Per carità: capita ovunque. Ma le vicende societarie del Parma, rendono il suo successo ancora più esaltante. Juventus inguardabile, gonfia per i troppi elogi dopo la grande prova di Firenze in Coppa Italia. Dimentica degli ammonimenti del suo allenatore: una gara alla volta. Onore al Parma:  prova di carattere e gol bellissimo di uno che potrebbe vestire la maglia bianconera. Per la giornata di vacanza in terra ducale, la Juventus ha avuto la fortuna di pagare relativamente visto che la splendida Lazio di questo ultimo mese, spianando l'Empoli, ha sorpassato in classifica la Roma. Ora i punti di vantaggio sono "solo" 12. A 8 giornate dal termine un buon viatico: a patto che Madama non si complichi la vita da sola. Alcune gare si presenteranno delicate. Lazio, Derby, trasferta al Meazza. Ma la gara del Tardini è servita una buona volta anche per definire alcune situazioni. E per chiarire le idee non solo all'allenatore (che chiare le ha da tempo) ma a certi tifosi.  La Juventus ha deluso in toto. Ma alcuni sono stati più deludenti di altri . 

    Per esempio Coman talentuoso quanto immaturo
    Per esempio Llorente la cui involuzione non può essere spiegata solo con le troppe panchine collezionate.
    Per esempio Sturaro: volonteroso , ma ancora lontano dagli standard richiesti a un giocatore da Juventus.
    Per esempio Ogbonna, sempre impreciso: uno che ha avuto molte occasioni e quasi sempre le ha fallite.
    Mi fossi fermato ad analizzare solo Parma-Juve avrei scritto peste a corna anche di Vidal. Ma il Vidal di Parma era la controfigura (scarsa) del giocatore visto con il Monaco. Quindi l'auspicio è che il rigore (e la bella prestazione) l'abbiano finalmente sbloccato. In attesa di Pogba, serve alla Juve il miglior Vidal .  

    Ogni tanto - comunque - fa bene tornare sulla terra. La Juventus dia quanto è in grado di offrire. Senza crogiolarsi nell'impossibile (vedi considerazioni di inizio articolo). E' un esercizio dannoso.   

    RISPOSTE AI LETTORI  

    Non ho tempo da dedicare ai provocatori che vengono su questo spazio non per discutere, non per porre domande, ma solo per sfottere .
    Si trattasse di adolescenti lascerei perdere. Ma si tratta di adulti: sciocchi . Se volete le mie risposte evitate di produrre insulsaggini.

    Allo stesso modo non riesco più a discutere con le vedove di Moggi (o di Conte). Con chi  vorrebbe cacciare Elkan, Agnelli, Marotta, Allegri, questo o quel giocatore. Non piace questa Juve? Non convince? Lecito. Ma se proprio non vi piace, evitate di seguirla.  
      
    Infine devo riscontrare con rammarico di non aver ricevuto una sola riga sul fronte violenza negli stadi. Guardate che tocca a tutti: anche a voi. Tocca a tutti fare qualche cosa affinché la situazione cambi.  

    A Juve32 : Coman sta dimostrando di avere qualità ma di essere ancora acerbo. Andrà a farsi le ossa in provincia . 

    A Sport&Ste : Se si resta con i piedi per terra, parlarne è temerario. Bayern, Barcellona, Real hanno più qualità della Juve. Si può sognare. Ma io sono un tipo pragmatico.  A Berlino, bisogna arrivarci. Oggi francamente, a me sembra pura utopia . 
     
    A Ariete 91 (alias Toni da Dortmund): Rugani è un grande prospetto. Credo diventerà un ottimo giocatore. Bisognerà vederlo nella Juventus: con una maglia che pesa. Lasci stare Scirea, secondo solo a Beckenbauer. E con Franco Baresi, Nesta, Bobby Moore e Passarella, uno dei più grandi  “liberi” della storia. L'antesignano fu Cera. Altro calcio. Girerò le sue osservazioni tecniche all'amico Gianluca Minchiotti: io non mi occupo del sito. Neppure Gianluca. Ma c'è chi lo fa. E una spiegazione, immagino, ci sarà. 
    Piuttosto le chiedo io, visto che lei vive a Dortmund: notizie su Gundogan? 

    (NDR: per Ariete 91 e per tutti i lettori che giustamente si sono lamentati per i problemi nella sezione commenti: nelle ultime settimane abbiamo avuto alcuni problemi tecnici nella sezione commenti derivanti dalla grande affluenza di lettori e di commenti. La cosa ha generato un corto circuito nel sistema, con conseguente ripubblicazione di alcuni commenti e cancellazione di altri. Ora il problema dovrebbe essere risolto. Gianluca Minchiotti). 

    A FB50195: La vittoria in Champions è questione di forza e di fondoschiena. Non sempre ha vinto la migliore . Il Chelsea è l'esempio esemplare di quanto sto dicendo . La ragione mi dice che la Juve in semifinale chiuderà la sua Champions. Ma dovesse arrivare miracolosamente in finale, la Federazione farebbe anticipare in una data a maggio la finale di Coppa Italia. Tavecchio è quello che è ma non un autolesionista. Mantenere la data del 7 giugno sarebbe impossibile. Trovarne una dopo farebbe diventare pazzo Conte visto che in programma c'è la gara con la Croazia.

    Lasci stare i giornalisti. Per quanto possano essere faziosi sono sempre migliori di molti, pessimi, tifosi . 
    Per Dybala, Zamparini sta tirando la corda.  Zaza arriverà. Berardi forse. Non dovesse arrivare si garantiranno comunque il diritto di recompra. La punta che la Juve vorrebbe portare a Torino è Falcao ( non Cavani, non Van Persie ). E se non rinnova proveranno a prendere Bernadeschi. Ma il vero obiettivo è un trequartista. Uno forte : non Jovetic. Il primo della lista è Oscar. Arriverà Rugani.  E non è escluso che Tello venga promosso in prima squadra. Seguiranno con attenzione e affetto i progressi di Mattiello dopo il tremendo infortunio. Questi sono i movimenti principali. Poi come puntualmente spiega Calciomercato .com ci sono una ventina di giovani promesse sul taccuino di Paratici: a cominciare da quel Mauri del Parma. Alcuni arriveranno. Ma la cosa più importante del mercato di giugno della Juve sarà la volontà di trattenere Pogba e Tevez. Ovviamente se questo sarà anche il pensiero dei giocatori .   

    A Antony63 :  Le telecronache di certi giornalisti sono faziose.  
    Nessuno è esente dal tifo o dalla simpatia per una squadra. Ma quando si insinua, si deformano le cose, decisamente si truffano i telespettatori. Di qualsiasi fede calcistica essi siano. Si truffa l'informazione. Ho avuto il privilegio di veder all'opera Sivori:  mai visto nessuno come lui. Anzi no, uno sì.  Che giocava in altro ruolo: Garrincha . La Juventus di Allegri sta crescendo : credo non abbia fatto ancora vedere l'intero suo potenziale . 

    A Magutt: esterofili, magari. Le idiozie sono altre. E anche su questo spazio, frequenti. Purtroppo. 

    A Elcabezon: Grazie per il ricordo del primo scudetto. Il primo di una sterminata serie. Rammento una battuta dell'Avvocato : “Sono curioso di vedere se arriveranno prima gli altri a venti o la Juventus a trenta “ . Se dalle parti dove è andato è concesso soddisfare certe curiosità, l'Avvocato avrà verificato che la Juve ha compiuto la sua missione.  

    A Ilgandi: La Juve è maturata. Se la goda, questa Juve, per quanto sta offrendo. Anzi: godiamocela. Suo papà ha ragione : Sivori non è spiegabile con le parole. Faceva cose “ disumane “ . In un Italia – Inghilterra persa per 2-3 ( Sivori ne fece uno ) ad un certo momento l'uomo con gli stinchi nudi  tiene la palla in dribbling in mezzo a sei. Scriverà Gianni Brera : “Sivori  umilia mezza Inghilterra, mimando la gestualità degli aborigeni africani“. Si fidi di suo papà:  Sivori, come lo definiva l'Avvocato, era un “vizio“.

    A Andrea the Original: I gufi mi fanno un baffo. La crescita della squadra è evidente. Non ho l'ossessione del Triplete e neppure della Champion's. Le cose, ha ragione Allegri ,vanno fatte per gradi. Poi se hai l'abilità e la fortuna di cavalcare l'onda al momento giusto, beh, diventi il re della spiaggia. Conte ? Faccio mia una considerazione di Marino Bartoletti : “La Juve di Conte era una banda militare. Andava di corsa e suonava un solo spartito. La Juve di Allegri  è diventata una filarmonica“. Come si è visto a Parma, non esente da qualche stecca.  

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