Juve-Zenit, guerra di nervi per Witsel
Arrivati alle ultime battute di mercato, spesso il miglior acquisto in assoluto si trasforma nel miglior acquisto possibile a determinate condizioni. Così, mentre Marotta e Paratici continuano a trattare i profili ideali secondo il progetto societario e quello tattico di Allegri, si tengono sempre più in considerazione anche i profili non proprio ideali ma che possano in ogni caso alzare il livello della squadra rispetto ai giocatori attualmente presenti in rosa. Un altro Pogba non c'è e non arriverà, quantomeno in questa sessione di mercato: in tal senso emerge sempre più forte la voce della società che sottolinea come sia stato Pjanic il vero erede del francese. Ma un altro titolare serve, assolutamente. E arriverà, sia che risponda a tutte le richieste di Allegri, sia che risponda al miglior rapporto qualità-esperienza internazionale-prezzo. Con l'obiettivo unico e chiaro di non ripetere più un'altra operazione Hernanes. A tale proposito, prosegue la lotta di nervi con lo Zenit San Pietroburgo a proposito di Axel Witsel: un profilo da tempo identificato da Paratici quale rinforzo giusto per il centrocampo nell'era del post-Pogba, ma che continua a non scaldare particolarmente il cuore dell'allenatore biancoero.
SOLDI E ONORE – La dirigenza juventina continua quindi a lavorare in sinergia col tecnico per arrivare, in una stagione particolarmente florida dal punto di vista economico, alle prime scelte. Witsel lo è solo in parte, ma rimane anche l'obiettivo più semplice da poter centrare in tempi brevi. Purché lo Zenit e Witsel tornino a remare nella stessa direzione: il giocatore vuole andare via, arrivati a questo punto di questa sessione di mercato solo alla Juve. A far saltare il banco è stata l'offerta dell'Everton, accettata dai russi in quanto decisamente più alta di quelle ricevuta in precedenza ad esempio dal Napoli eppure in grado di convincere lo Zenit in un primo momento: gli inglesi hanno alzato la valutazione a 30 milioni per un giocatore che tra un anno andrà via a zero, potendo scegliere da solo la propria destinazione. In questi meandri si staglia la strategia della Juve, che in concerto con l'entourage del giocatore si è detta pronta ad aspettare ancora qualche giorno per poi ripresentarsi con la propria prima offerta. Già ritenuta, per il momento, troppo bassa: di 18 milioni la proposta della Juve, disposta a salire ma non troppo fino ad una cifra che difficilmente supererà i 23 milioni bonus inclusi. Allo Zenit il problema dei soldi finora non si è mai avvertito, ma con la consapevolezza che il rinnovo col belga non arriverà in alcun caso è possibile che le questioni di principio possano essere messe da parte per provare quantomeno a limitare i danni di un investimento monstre come quello effettuato per avere Witsel in questi anni, mentre il rapporto con Lucescu sembra ormai insanabile. Si tratta insomma di una guerra di nervi che riprenderà una volta archiviata questa fase di attesa da parte della Juve: il primo round finirà il 31 agosto, lo Zenit però sembra già all'angolo in questo due contro uno.
@NicolaBalice