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    Juve, allarme a centrocampo: Witsel verso la Cina, serve un sostituto

    Juve, allarme a centrocampo: Witsel verso la Cina, serve un sostituto

    • Luca Borioni
    Si è parlato tanto di Witsel, che alla fine è arrivato Rincon. D’accordo, il mediano ex Genoa rappresenta un puntello immediato per il centrocampo della Juventus apparso in più occasioni in difetto di continuità (Khedira alterna prestazioni opache ad altre tatticamente fondamentali), di personalità (Lemina non è riuscito a convincere in più gare consecutive), di affidabilità (Hernanes non ha mai convinto pienamente ad alto livello) e anche di tecnica (Sturaro compensa con lo strapotere fisico la scarsa precisione del tocco). Insomma, con Rincon ideale recuperatore di palloni, si permetterà a Marchisio (e allo stesso Pjanic) di esprimersi al meglio nella fase di costruzione del gioco, quella nota dolente che ha fin qui diviso i tifosi della Juventus e creato un’onda polemica sempre più rumorosa nei confronti di Allegri. Perché è ormai chiaro che la Juve fatichi a produrre il bel gioco che la sua rosa di campioni pretenderebbe. E l’involuzione a volte lascia il segno, come in occasione della Supercoppa persa con il Milan e compromessa prima dei tiri di rigore, con una condotta remissiva e priva di idee.
     
    COSA PUO' DARE - Rincon può dare sostegno a chi ha il compito di far ripartire l’azione e, insieme, la stessa Juve del dopo Doha. Già, ma chi sono i giocatori ai quali si chiede di guidare il gioco? Khedira, per l’appunto, non ispira fiducia incondizionata; Marchisio può farlo se viene liberato – come detto – da eccessivi compiti di copertura. Pjanic ha faticato ad affermarsi come leader. Sturaro è andato meglio sulla fascia che non nel cuore del gioco. Cuadrado viene sempre utilizzato con prudenza dall’allenatore, e comunque neanche lui agisce in mezzo al campo. Per non parlare di Asamoah, condizionato da mille fastidi fisici.
     
    SERVE UN ALTRO INNESTO - Insomma, Rincon va bene ma serve ancora un contributo dal mercato. In questo senso sembrava tutto programmato con l’affare Witsel: quasi arruolato in estate, sicuramente destinato ad arrivare a fine stagione, anzi anche prima, a gennaio, adesso. E invece ecco che spunta l’attrattiva cinese. I soldi orientali a palate che non convinceranno – per ora – un Cristiano Ronaldo ma che hanno già fatto breccia nel cuore puro di Tevez, e che magari possono far cambiare idea anche a uno come Axel Witsel che, in fondo, allo Zenit ci era già andato più per la grana che per la gloria (secondo le ultime indiscrezioni lo Shanghai Sipg ha presentato un'offerta da 18 milioni di euro più 2 di bonus a stagione per quattro anni al belga, dalla società bianconera filtra pessimismo sulla possibilità di ingaggiarlo). 
     
    REPARTO INCOMPLETO - Ma se venisse a mancare un innesto alla Witsel, che cosa accadrà? Per la Juve il solo Rincon rischierà di non essere abbastanza. Non per la conquista dell’agognato bel gioco, inteso come rapidità di movimenti e di passaggi, trame rapide in uscita dalla fase difensiva. Insomma proprio quel lavoro che Witsel invece saprebbe interpretare con la sua capacità dinamica e la buona visione tattica. Non un campionissimo, il belga, ma una pedina funzionale al progetto. Che rimane incompleto. Marotta una decina di giorni fa aveva affermato di aspettare risposte dallo Zenit e, nel frattempo, di valutare alcuni giovani. È arrivato Rincon che di anni ne ha 28 (e Witsel è ventisettenne). Quindi? 

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