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Juve, Vlahovic in crisi: frustrazione in panchina e numeri disastrosi. Allegri mente per difenderlo, così non va
ALLEGRI MENTE, NUMERI DISASTROSI - "Giocasse sempre così sarebbe un bene per la squadra. Lui non si rende conto che la prestazione è buona". Massimiliano Allegri sta provando con la diplomazia a rilanciare il suo attaccante. A mezzo stampa lo difende, prova a stimolarlo e tranquillizzarlo, ma sa perfettamente che, quanto detto ieri nel post-partita, non corrisponde a realtà. I numeri della sfida contro il Genoa, infatti, sono incredibilmente negativi: solo 25 palloni toccati, 0 contrasti fatti (e di conseguenza vinti), di 7 duelli, solo 2 hanno avuto esito positivo, mentre 0 è anche il numero di intercetti, assist e cross. Di quei 25 palloni toccati 5 sono quelli in area di rigore, quasi tutti nella stessa azione, quella che ha portato all'unico tiro in porta della gara, da posizione defilata. E uno è anche il numero di falli ottenuti, segnale di scarsa presenza, o forse di scarsa cattiveria.
COSI' NON VA - Per fare un paragone nella giornata di ieri Lautaro Martinez per l'Inter ha toccato 47 palloni, è entrato in 17 duelli vincendonoe 11, 2 contrasti e 7 tiri (di cui due in gol. Chiaro, il gioco espresso dall'Inter e quello della Juventus oggi non sono paragonabili, ma un giocatore come Vlahovic non può permettersi di essere così avulso da qualsiasi sbocco offensivo, non può permettersi di non essere il fulcro del gioco della sua Juventus e non può, soprattutto, mostrare senza filtri tutta la frustrazione e rabbia che ha in corpo. In una cosa Allegri ha ragione: "Vlahovic deve trovare serenità a livello mentale per trovare un buon ritmo. Il gol gli manca e si sente in difetto", ma deve essere lui, ora a trovare il modo di aiutare il suo uomo migliore ad uscire da questa crisi.