Ecco cosa farà la Juve a gennaio
Cinquanta giorni all'inizio del mercato di gennaio, ora più ora meno. Vale la pena, quindi, di fare il punto su tutto quello che ad oggi sembra essere al centro delle strategie di Marotta e Paratici. Nonostante la Juve fin qui abbia deluso sotto ogni punto di vista, non sono in ogni caso previsti stravolgimenti. Sarà piuttosto un mercato di aggiustamento, una sessione che possa servire per compiere mezzo passo indietro riguardo il progetto di svecchiamento rimandando magari di sei mesi il progetto “linea verde” e mettere così a disposizione di Max Allegri nel complesso una rosa di ugual valore ma più completa in alcune posizioni e più esperta anche nelle seconde linee.
IN ENTRATA – L'obiettivo vero, forse l'unico, è quello di un attaccante esterno che sappia giocare anche da seconda punta. La pedina che di fatto manca nella rosa di Allegri, quella che possa permettere di giocare con Cuadrado a destra senza sacrificare in un lavoro non suo Morata. Il nome in cima alla lista, in questo momento, è sempre quello di Ezequiel Lavezzi: trattativa non facile ma per una volta nemmeno impossibile, cosa non da poco quando di mezzo ci sono Juve e Psg. E le quotazioni bianconere sono direttamente proporzionale alla rapidità della trattiva, per un affare importante soprattutto se concluso subito e non a contratto scaduto. Le alternative ad oggi rimangono quelle di Diego Perotti del Genoa e Mimmo Berardi dal Sassuolo, per un trasferimento anticipato a Torino che per il momento non scalda il cuore né di Allegri né dello stesso attaccante. Se non dovessero complicarsi ulteriormente le condizioni dei centrocampisti a disposizione del tecnico, non sono previsti acquisti né cessioni in mediana. Mentre in difesa sono pronti colpi low cost da usato sicuro nel caso in cui partisse qualcuno: De Maio e subito dietro Hertaux in ottica centrali, Tomovic più del costoso Vrsaljko (su cui la Juve punta forte per il futuro) sulla destra.
IN USCITA – Via uno, se arriva un altro. In attacco è Simone Zaza l'indiziato numero uno a lasciare la Juve nel caso in cui arrivasse Lavezzi o un altro attaccante esterno: nonostante un rendimento tutto sommato soddisfacente, Zaza rimane il meno utilizzato e abbondantemente in fondo alle gerarchie in attacco di Allegri. Vorrebbe rimanere, ma una seconda parte di stagione come questo avvio significherebbe anche addio all'Europeo: più passano i giorni, più Zaza si convince ad accettare l'ipotesi di una cessione, anche se in prestito e in Italia (LEGGI QUI). In difesa il discorso è l'opposto, se parte qualcuno verrà sostituito. Quasi impossibile ormai trattenere altri sei mesi Daniele Rugani, per lui un prestito rimane l'ipotesi più concreta nonostante continuino le corti serrate per l'acquisto di grandi come Arsenal e Napoli: la Juve però crede in lui per il futuro, preferirebbe uno scambio di prestiti con società di medio livello con cui imbastire altra trattativa (Fiorentina, Genoa, ma anche Udinese e Sampdoria). Recuperato Lichtsteiner, l'emergenza terzino destro è stata tamponata. Motivo per cui Martin Caceres potrà partire in caso di offerta, con la società determinata a non trattenere El Pelado dopo l'ultima bravata e i continui infortuni.
Nicola Balice
@NicolaBalice