Juve Under 23, Kastanos: 'Imparo da Pjanic, un onore essere capitano'
CAPITANO - "È senza dubbio un onore, perché ti rendi conto che non rappresenti una squadra qualsiasi. Ma devo essere sincero: non è la fascia a farti dare di più in campo. Aiuta essere professionisti. È questo ciò che conta davvero. E in una seconda squadra lo puoi imparare. Anzi, se dovessi tornare indietro rifarei questa scelta".
UNDER 23 - "Qui non sei in prestito ma patrimonio della tua squadra, che ha tutto l’interesse a far giocare i giovani. Impari a conoscere il calcio vero. È diverso dalla Primavera : quando sei più piccolo pensi principalmente a divertirti, la dimensione dell’Under 23 è già più orientata al mondo adulto, all’adattamento a una categoria diversa, con tanti giocatori diversi. Noi abbiamo faticato all’inizio, ora siamo più compatti e proviamo a imporre il nostro gioco. E i risultati si vedono".
ALLENAMENTI CON ALLEGRI - "Abbiamo la fortuna di allenarci due o tre volte alla settimana con la squadra di Allegri, puoi imparare tantissimo. Pjanic è il giocatore che sto provando a seguire di più: da qualche tempo anche io gioco più davanti alla difesa".
I COMPAGNI - "Quando facciamo le partitelle, ci dividiamo in due gruppi: Nord e Sud; chi perde porta i pasticcini. Chissà perché la squadra Sud, la mia, non perde mai... Il più pazzo è Zanandrea. Perché? Non lo sa neanche lui: è pazzo e basta. Quello più serio è invece Kameraj: è molto silenzioso, è un ragazzo d’oro ma a volte sembra che viva in un mondo tutto suo".
COME PIRLO? - "Magari! Sono partito da esterno offensivo, se continuano ad arretrarmi divento portiere e poi vado a casa".