Getty Images
Juve, un anno fa la rivoluzione: solo Allegri unisce l'era Agnelli all'era Elkann, ma a fine stagione...
ANCORA MAX – Un anno fa proprio l'allenatore bianconero è stato da subito l'anello di congiunzione tra le due gestioni, incoronato responsabile di tutta l'area sportiva direttamente da Elkann e rimasto al suo posto anche quando la bufera imperversava alternandosi con le critiche di chi non vedeva poi così positivo il bilancio di una stagione irripetibile per ovvi motivi come quella passata. Il casting per un eventuale successore c'è anche stato, ma senza il passo indietro di Allegri non si poteva andare oltre. E mai si è andati oltre, anche quando sul tavolo di Max erano arrivate proposte multimilionarie dall'Arabia: è rimasto, non ha mai pensato di andare via, nelle difficoltà sta ricostruendo una Juve a sua immagine e somiglianza che nonostante tutto è tornata a lottare per lo scudetto. Ma che potrebbe anche lasciare al termine della stagione, anche se la data di scadenza del suo contratto è fissata al 30 giugno 2025. Sarebbe comunque lui a fare un passo indietro, anzi di lato, se dovesse decidere di aver concluso anche il suo secondo ciclo in bianconero. Mentre fuori dalla Continassa riparte già il toto-nomi per il suo successore, da Antonio Conte in giù. C'è tempo in ogni caso. Intanto a unire la Juve di Andrea Agnelli con quella di John Elkann è proprio lui, ancora oggi: Max Allegri.