ZINEDINE ZIDANE – Il più vicino è stato invece Zinedine Zidane, ormai imparolato col presidente Agnelli per quanto ritenuto forse troppo poco “di campo” dalla coppia Nedved-Paratici. Poi il clamoroso ritorno di fiamma di Florentino Perez, un'offerta economicamente irrinunciabile e irripetibile, il cambio di rotta in tempi ancora utili per non rovinare i piani della Juve e un appuntamento al futuro.

SIMONE INZAGHI – C'è stato un momento in cui Simone Inzaghi ha creduto davvero di poter passare dalla Lazio alla Juve, una scelta allo stesso tempo più rischiosa e più conservatrice. Da sempre per lui Paratici ha un debole che va al di là di una storica amicizia, ma alla fine il suo profilo è stato ritenuto non ancora pronto per il mondo Juve e con una cena in un noto ristorante del piacentino gli amici si sono dati l'arrivederci e lanciati una sfida che ora vale lo scudetto.

JOSE' MOURINHO – Proposto da Jorge Mendes, sarebbe stato lo schiaffo ideale al mondo interista. Lo stesso Mendes si faceva da garante nel rapporto tra Mou e Ronaldo. Ma un po' per questioni di costi, un po' perché non convinceva particolarmente, l'ipotesi è stata valutata e poi accontonata.

ANTONIO CONTE – Il vero tormentone di aprile e maggio è stato quello legato al clamoroso ritorno di Antonio Conte. Il tecnico dell'Inter aveva già l'accordo con i nerazzurri, ma appena ha notato uno spiraglio per poter tornare alla Juve ha preso tempo, provando fino all'ultimo a sfruttare la sponda della coppia Paratici-Nedved per provare a convincere la famiglia Agnelli. Tentativi reali, insistenti, ma infine vani. Per il perdono non era ancora tempo.