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    Juve, giornata campale tra giustizia sportiva e inchiesta Prisma. Decisioni e prossime date, tutto ciò che c'è da sapere

    Juve, giornata campale tra giustizia sportiva e inchiesta Prisma. Decisioni e prossime date, tutto ciò che c'è da sapere

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Da una parte la Juve di Max Allegri che si prepara ad affrontare la semifinale di Europa League in attesa di continuare la corsa al secondo posto in campionato, provando a non pensare che le vicende extra-campo potrebbero comunque negare ai bianconeri la partecipazione alla prossima Champions. Dall'altra procedono proprio le partite tra giustizia sportiva e quella ordinaria, proprio questo mercoledì 10 maggio potrebbe essere ricordato come una giornata chiave pur senza colpi di scena. E mentre in Tribunale dall'udienza preliminare emergeva l'atteso rinvio alla Cassazione per la decisione sulla competenza territoriale, la Corte d'Appello Federale fissava la data per l'udienza che dovrà emettere una decisione sulla penalizzazione in classifica riguardante il processo plusvalenze. Non è tutto qui, ma molto è questo.

    Juve, terminata l'udienza del processo civile: c'è la nuova data. Competenza territoriale alla Cassazione

    IN TRIBUNALE – Riavvolgendo il nastro, in Tribunale l'udienza preliminare è ripartita la definizione delle parti. E una mossa a sorpresa: anche i rappresentanti legali di Lafico si sono presentati per chiedere di costituirsi parte civile e puntare a un risarcimento di circa 2 milioni di euro. Cos'è Lafico? Un fondo libico che negli anni passati superò anche la quota del 7% di azioni della Juve e che oggi ne detiene solo circa lo 0,7%. La decisione del gup è stata quella di ritenere ammissibile la costituzione di parte civile da parte di Lafico, così come di Consob e di alcuni consorzi rappresentativi di piccoli azionisti (Codacons, Movimento Consumatori), pur lasciandone diversi fuori. Respinta inoltre la richiesta nei confronti di Juventus ed Ernst&Young, ammessa solo nei confronti delle dodici persone indagate (tra cui Agnelli, Arrivabene, Nedved, Paratici). Nel pomeriggio è poi iniziata la fase delle eccezioni preliminari: la difesa ha ripresentato istanza per lo spostamento del procedimento a Milano o in subordine Roma per competenza territoriale, l'accusa ha ribadito le motivazioni per cui dovrebbe restare tutto a Torino, il gup Marco Picco ha infine deciso di rinviare la questione alla Cassazione fissando al prossimo 26 ottobre la prossima udienza. Ottimisti i pm Marco Gianoglio e Mario Bendoni: “Avevamo chiesto che il processo rimanesse a Torino, ma il giudice ha deciso in conformità alla legge. Noi siamo fiduciosi che continueremo qui. Non abbiamo nessun rilievo da fare, anzi siamo contenti perché così la questione si definisce in modo definitivo. Noi abbiamo esposto le nostre ragioni, la difesa le sue. Noi siamo sereni del nostro lavoro, aspettiamo l’esito della decisione della Cassazione”. Soddisfatta anche la difesa, come testimoniato dalle parole dell'avvocato Maurizio Bellacosa: “Ce lo aspettavamo, abbiamo riproposto oggi l’eccezione di competenza territoriale che avevamo formulato già il novembre scorso e abbiamo chiesto che la vicenda sia esaminata dall’autorità giudiziaria di Milano in prima battuta e in subordine di Roma. Il giudice ha valutato seria la questione, in maniera molto ragionevole ha rimesso la questione alla corte di Cassazione”.

    Plusvalenze Juve, la Corte federale d'Appello ha fissato la seconda udienza

    PROCESSO SPORTIVO - Nel frattempo era arrivata la notizia dell'udienza fissata lunedì 22 maggio dalla Corte d'Appello Federale per ridiscutere la pena nei confronti della Juve dopo le indicazioni del Collegio di Garanzia del Coni. Un giorno che vedrà poi i bianconeri scendere in campo la sera ad Empoli, con la sentenza attesa quindi prima della fine del campionato pur sapendo che la difesa potrebbe nuovamente fare ricorso. A tale proposito sempre l'avvocato Bellacosa si è espresso così: “Abbiamo appena ricevuto la notizia, l'abbiamo segnata in agenda e adesso possiamo lavorare alla memoria difensiva che dobbiamo depositare entro il 17 maggio. Le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni? Non ci convincono tanti argomenti, però abbiamo tanti spunti per tornare a combattere davanti alla Corte Federale d'Appello”.

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