Juventus FC via Getty Images
Juve, tutto passa da Vlahovic: richiesta di Giuntoli e l'idea del PSG. Tifosi in protesta a Parigi: 'Ti tagliamo le tre dita' FOTO
I CONTATTI COL PSG E L'OK DI DUSAN - Vi abbiamo raccontato che all'inizio della passata settimana il Paris Saint Germain e la Juventus si sono incontrate e sul tavolo delle trattative c'è stato proprio il nome di Vlahovic. Richiesta di disponibilità e informazioni raccolte con la certezza che una cessione è possibile, ma da allora nessuna offerta ufficiale è stata recapitata sulle scrivanie della Continassa. L'ex-Fiorentina e il club parigino l'accordo lo avrebbero anche trovato sulla base di un ricco quinquennale a cifre più alte rispetto a quelle incassate in bianconero.
LA RICHIESTA - Giuntoli è consapevole da un lato di non poter fare minusvalenza con la cessione dell'elemento più pregiato, arrivato a Torino soltanto un anno fa per oltre 70 milioni dalla Fiorentina, e dall'altro di dover anche monetizzare il più possibile dall'addio per poter poi poter lanciare l'offensiva col Chelsea per Lukaku (l'accordo con l'Inter era sulla base di 35 milioni più 8 di bonus ndr.). Per questo la richiesta iniziale di 90 milioni di euro è la base da cui la trattativa con il PSG potrà partire, con la sensazione che molto dipenderà dal discorso bonus che saranno inevitabilmente legati, dati i problemi dell'ultimo anno, al rendimento in campo e alla salute del ragazzo. La cifra finale, sostanzialmente, potrebbe anche avvicinarsi ad 80 milioni, meno dei 90 richiesti, ma soddisfacenti per i bianconeri, a patto che la parte fissa sia consistente e consenta di pareggiare il valore a bilancio del cartellino del serbo.
LO STRISCIONE DI PROTESTA - Una trattativa non semplice e che, pur non essendo ancora partita, ha già riscontrato un enorme problemi ambientale. Nelle ultime ore LEGGI QUI, fuori dal Parco dei Principi di Parigi è stato esposto uno striscione da parte di alcuni supporters del club francese che recita: "Vlahovic, a Parigi ti tagliamo le tre dita". Chiaro il riferimento alle esposizioni politiche della punta serba che, soprattutto in nazionale, si è spesso mostrato con il gesto più caro all'area nazionalista del popolo serbo che non riconosce il Kosovo e i suoi confini. Le tre dita è il segno che simboleggia la Grande Serbia (Dio, Patria e Zar) ed essendo ampiamente policitizzato, non è gradito alla tifoseria parigina.
