Juve, tutti i ruoli di Pogba: Allegri tra Solskjaer e Deschamps per riscattare la 'delusione inglese'
SEMPRE LÌ? - Se pensiamo al Manchester United ci viene subito in mente lo storico 4-4-2. Da un po’ di tempo a questa parte in realtà è 4-2-3-1, ma se dovessimo collocarci dentro Pogba, in entrambi i casi sono sicuro che non avremmo dubbi: il francese andrebbe a coprire il ruolo di interno nei due centrocampisti centrali, giusto? È così che lo immaginiamo ed è così che ha giocato per lo più. Eccolo ad esempio contro il Newcastle in coppia con Matic. Ma Pogba è stato impiegato solo così?
IL POLPO DI DESCHAMPS - Quel tipo di mediana potremmo ritrovarla ad esempio in un sistema differente, il 3-4-1-2, se prendiamo la finale di Nations League fra Spagna e Francia (partita mostruosa di Pogba e risalente al 10 ottobre 2021). Qui sotto è in coppia con Tchouameni, sono due pilastri per supportare la fantasia del trio davanti.
È un ruolo che Paul può sostenere benissimo, tanto in un sistema (4-2-3-1) quanto nell’altro (3-4-1-2 e varianti, come ad esempio il 3-4-2-1). Lo stimola inoltre a convogliare il proprio estro in un certo tipo di giocate fondamentali, i filtranti rasoterra medio-lunghi, che sono una tipologia di assist che è mancata tantissimo alla Juventus degli ultimi anni. Perché serve tanta qualità per poterli fare. E visione, e tempo. Eccone uno strepitoso con cui mette in porta Benzema facendo il tunnel a Rodri.
Deschamps, che cambia sistemi di gioco più di quanto immaginereste di primo acchito, lo utilizza anche mezzala. Mutatis mutandis, mettilo a destra o a sinistra, nel 4-3-3, 4-3-1-2 o 3-5-2, è così che i tifosi bianconeri lo rivorrebbero. E qui sotto vediamo già una possibile coesistenza con Rabiot, appunto, in un 4-3-3.
Togliete Tchouameni e metteteci Locatelli regista o ancor meglio Paredes, e il gioco è fatto. In realtà Paul si è sempre mosso più sul centrosinistra, in un centrocampo a tre. E a me personalmente interesserebbe più vedere il trio Pogba-Locatelli-Zakaria piuttosto che un Rabiot-Locatelli-Pogba. Anche se, e qui mi contraddico subito, con Pogba sul centrodestra le associazioni tra Di Maria e il francese si moltiplicherebbero. Penso che alla fine vedremo entrambe le soluzioni, considerando che il 4-3-3 è un sistema che piace molto ad Allegri. Probabilmente anzi si partirà proprio da lì.
L’IDEA DI SOLSKJAER - C’è tuttavia un altro modo di utilizzare il Polpo che il tecnico livornese avrà senz’altro presente. Torniamo al Manchester United: si tratta di un’idea di Solskjaer. Una funzione ibrida da inserire nel 4-2-3-1/4-4-2, ossia Pogba a sinistra. Parliamo di una via di mezzo fra mezzala vera e propria e centrocampista di sinistra, un quasi esterno, un falso esterno. È un modo più offensivo di intendere Pogba nel 4-2-3-1. Un modo di liberarlo dalle responsabilità della mediana, che resta quindi in mano agli altri due centrocampisti centrali. La prima di campionato contro il Leeds di quest’anno è lì a dimostrarlo: 4 assist del francese sui 5 gol realizzati. Attenzione perché la cosa potrebbe davvero intrigare Allegri, che spesso parla di sistema ‘storto’. Un 4-4-2/4-2-3-1 con un centrocampista da una parte (prima Matuidi, poi Rabiot) e un esterno offensivo dall’altra… Ecco, questo di Solskjaer è un altro modo di interpretare la “stortura” di un 4-2-3-1.
Qui sopra Pogba entra fra le linee nello spazio di mezzo servito in diagonale da McTominay, dopodiché mette in porta di prima Fernandes. Diventa lui il rifinitore/trequartista del 4-2-3-1 grazie a questa serie di movimenti coordinati che fanno lui e i due davanti.
Ma come dicevamo è una funzione ibrida. Ok tra le linee, ma anche quando c’è da andare in fascia per colpire un punto debole, Pogba non si tira certo indietro.
Sempre contro il Leeds, secondo tempo. C’è un altro diagonale tra le linee di McTominay, stavolta per Greenwood che va incontro. Pogba è sotto di lui, largo. Lo segue Raphinha. Cioè, dovrebbe.
Senz’altro questa posizione escogitata da Solskjaer la ricorderanno i milanisti…
IL POLPO DI RANGNICK - Ma non è finita qui. Rangnick, l’ultimo allenatore del Manchester (intendo quello prima di ten Hag, che è l’attuale), ha pensato bene di schierare Pogba (oltre che nei ruoli già visti) anche e direttamente sulla trequarti. È successo almeno tre volte da gennaio in qua. Ad esempio contro il Leicester.
Anche questa, seppure più rara, potrebbe essere un’idea, perché no? Allegri si divertirà senz’altro a spostarlo dove ritiene più opportuno, di partita in partita, ma anche all’interno di una stessa gara. Perché alla fine solo una cosa è certa: Pogba adesso ce l’ha lui.