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    Juve tutta anima e lotta, ma il gioco dov'è? Il Toro fa un favore all'Atalanta: ora Gasp mette paura ad Allegri

    Juve tutta anima e lotta, ma il gioco dov'è? Il Toro fa un favore all'Atalanta: ora Gasp mette paura ad Allegri

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il Toro ha fermato la Juve pareggiando un derby che non ha incantato sul piano del gioco. Il vecchio allievo Juric ha fatto un favore al maestro Gasperini che ora è -3 dal quarto posto dei bianconeri però con due partite da recuperare, ma soprattutto ha fatto un favore a se stesso frenando la breve serie di sconfitte (due di seguito) con un pareggio prezioso (per la classifica) e orgoglioso (per come è arrivato). Risultato, occasioni, gioco, grinta, quasi tutto è stato pari, ma le dimensioni delle due squadre sono diverse, per questo il punto deve far sorridere di più il Torino, capace di riacciuffare la Juve dopo averla rincorsa per quasi 45 minuti. Dalla Juve, che tuttavia prosegue la sua serie positiva portando a 12 il numero delle gare senza sconfitta, era lecito aspettarsi qualcosa di più. Invece, poco spettacolo, pochi spunti tecnici, tantoché il momento più significativo di questo derby è rappresentato dall’assist di Brekalo per il pareggio di Belotti.

    AVVIO GRANATA - E’ partito meglio il Torino, creando le prime occasioni. Sulla terza è stata decisiva la punta del piede di Szczesny che ha tolto a Belotti una palla che, suggerita da Brekalo, avrebbe serenamente accompagnato in porta. Per 10' il Toro ha giocato con personalità. Però, dopo quei 10 minuti in cui ha assistito alle giocate dei granata, la Juve si è svegliata. Poteva segnare in contropiede con Rabiot e subito dopo, al 13', ha segnato su un angolo di Cuadrado con un colpo di testa di De Ligt. Parabola micidiale sul secondo palo del colombiano, il miglior specialista della Serie A dai tiri dalla bandierina, e stacco incredibile dell’olandese che ha sormontato Vlahovic e Vojvoda. E’ rimasta un’ombra sull’uscita sbagliata (come tempo) di Milinkovic-Savic. Il derby è proseguito in equilibrio per tutto il primo tempo, come testimoniava il dato dei tiri: 5 a 5.

    JUVE OPERAIA - Saltato anche Rugani durante il riscaldamento, e già indisponibili Bonucci e Chiellini, oltre a Chiesa e Bernardeschi, Allegri non ha pensato a mettere De Sciglio al centro, in quel ruolo ha inventato Alex Sandro accanto a De Ligt, con Luca Pellegrini terzino a sinistra. Per applicazione e attenzione, il brasiliano ha retto bene l’urto con Belotti nel primo tempo: sul gol, invece, lascerà le sue tracce... Ormai è da un paio di mesi che la Juve gioca come una squadra compatta, non brilla, non entusiasma per la qualità della sua manovra, ma si vede che ha un’anima. Anche nel derby, per esempio, ha lavorato forte il tridente in fase difensiva. E se per Morata questa continua corsa indietro non è una novità, faceva un certo effetto vedere Dybala inseguire Rodriguez.

    BREMER OK SU VLAHOVIC - Juric, come al solito, non ha avuto paura di consegnare ai suoi giocatori l’incarico di una marcatura diretta anche perché il miglior attaccante della Juve, Dusan Vlahovic, finiva nelle grinfie del miglior marcatore del Toro, Bremer. Al 45', duello quasi pari con una leggera preferenza per il torinista, preferenza assai più netta nella ripresa quando l’ex viola è stato cancellato: un solo tiro, deviato, di Vlahovic che, detto come attenuante, non è mai stato servito a dovere. Anche in Toro-Fiorentina 4-0 il difensore di Juric aveva cancellato il serbo. Per Bremer, 100a presenza in granata da migliore in campo. Nel primo tempo ai granata è mancato il guizzo del suo antico bomber Belotti, che non si è mai arreso alla fatica, ma non ha mai inciso. Bastava aspettare...

    FUORI DYBALA, RISCHIA IN CHAMPIONS? - Il Toro ha iniziato il secondo tempo come il primo, attaccando e mettendo un po’ in difficoltà la difesa bianconera che nell’intervallo aveva lasciato Luca Pellegrini, toccato sulla caviglia, negli spogliatoi. Al suo posto era entrato De Sciglio sulla stessa fascia sinistra, al centro è rimasto Alex Sandro, evidentemente stava convincendo Allegri. Szczesny ha deviato in angolo un sinistro piazzato di Mandragora qualche minuto prima di un sinistro (a lato) con cui Dybala ha concluso la sua partita dopo meno di un’ora. E’ stato lui a chiedere il cambio, facendo impaurire non poco il suo allenatore: martedì c’è il Villarreal in Champions. In panchina, l’argentino si è messo la borsa del ghiaccio sul flessore della gamba sinistra. Vedremo. Al suo posto è entrato un centrocampista, McKennie. Morata si è spostato a sinistra.

    IL GUIZZO DEL GALLO - Paradossalmente, appena la Juve si è coperta di più ha preso il gol del pareggio. Da applausi lo spunto a sinistra di Brekalo che a sinistra, col doppio passo, ha saltato Cuadrado, cross dal fondo, Alex Sandro ha tentato in tuffo di respingere di testa ma ha sbagliato tempo e misura, la palla è passata e Belotti con una bellissima girata di sinistro ha segnato l’uno a uno. La Juventus ha stentato a riprendere l’iniziativa. Il Toro ha attaccato ancora, pur senza portare pericoli dalle parti di Szczesny. In 5 minuti, dal 29' al 34', Allegri e Juric hanno cambiato le loro squadre: Kean e Arthur per Vlahovic (alla prima scadente prestazione in bianconero) e Locatelli da una parte, Pjaca, Sanabria e Ansaldi al posto di Brekalo, dello stremato (ma ritrovato) Belotti e di Singo. Nel finale, la Juve ha occupato la metà campo del Toro, ma anche in questo caso senza costruire vere occasioni.


    :(actionzone)



    IL TABELLINO

    Juventus-Torino 1-1


    Marcatori: pt 13' De Ligt (J); st 17' Belotti (T).

    Assist: pt 13' Cuadrado (J); st 17' Brekalo (T).

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Alex Sandro, Pellegrini (1' st De Sciglio); Zakaria, Locatelli (29' st Arthur), Rabiot; Dybala (8' st McKennie), Vlahovic (29' st Kean), Morata. A disp. Pinsoglio, Perin, Kaio Jorge, Aké. All. Allegri.

    Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Bremer (44' st Buongiorno), Rodriguez; Singo (34' st Ansaldi), Lukic, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Brekalo (29' st Pjaca); Belotti (34' st Sanabria). A disp. Berisha, Izzo, Zima, Seck, Ricci, Aina, Pellegri, Linetty. All. Juric.

    Arbitro: Massa di Imperia.

    V.A.R.: Mazzoleni di Bergamo. 

    Ammoniti: st 28' Cuadrado (J), 36' Lukic (T), 45' Mandragora (T).

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