C'è voluto più tempo del previsto, ma anche Patrice Evra ha finalmente trovato continuità. In termini di condizione e brillantezza atletica, ma soprattutto in termini di qualità delle proprie prestazioni. Parzialmente frastornato a inizio stagione non solo dal ritorno a quel calcio italiano appena assaggiato da ragazzino ma anche dal continuo duello settimanale con Kwadwo Asamoah, l'ex Manchester United ha pagato anche un infortunio alla coscia che lo ha tenuto lontano dal campo per circa un mese. Poi, un passo alla volta convinto anche i più scettici di non essere affatto arrivato alla Juve per svernare o disputare una stagione da pre-pensionato. Così, dal derby del 30 novembre in poi, Allegri non se ne è più privato se non per fisiologico turnover: in ogni caso sempre e solo in prossimità di grandi appuntamenti, come in occasione delle panchine scaldate contro Atalanta e Palermo prima della doppia sfida con il Borussia Dortmund.

C'E' DE CEGLIE – D'altronde Evra, classe '81, il prossimo 15 maggio festeggerà 34 anni, non proprio pochi. Ecco perché dopo i quasi duecento minuti disputati in tre giorni, con il suo Monaco alle porte, un turno di stop è auspicabile ancor più che necessario. E con Padoin con ogni probabilità dirottato sull'out di destra per consentire a Lichtsteiner di recuperare a sua volta senza problemi in vista della Champions, ecco che proprio a Parma si potrebbe rivedere in campo Paolo De Ceglie. L'esterno mancino fatto in casa è ormai tornato a lavorare in gruppo da una settimana abbondante, dal suo ritorno alla base ha collezionato solo la presenza di Palermo ma ora sembra pronto a fornire definitivamente il suo contributo alla causa: difesa a 3 o a 4, la fascia sinistra del “Tardini” potrebbe per una sera tornare ad essere roba sua.

Nicola Balice