Juve, tra Covid e infortuni è emergenza con l'Inter: da Dybala a de Ligt, a rischio ben cinque titolari
Nicola Balice, inviato a Torino
Domenica prossima c'è l'Inter. E in casa Juve quello di San Siro è un appuntamento da non fallire. Non solo e non tanto per la classifica, quella vede i bianconeri in rimonta ed è già molto diversa da qualche giorno fa, basti pensare solo ai 5 punti guadagnati sulla stessa Inter dall'Epifania. Quanto perché contro l'Inter non si può fallire, l'Inter di Antonio Conte e Beppe Marotta, di Arturo Vidal e ci si può pure fermare qui. Così, pur avendo la Coppa Italia che incombe con il Genoa alle porte, è verso l'Inter che si fa la conta. E che c'è preoccupazione. La giornata di lunedì sarà già chiave per capire con precisione cosa sia successo a Paulo Dybala e Weston McKennie. Su di loro Pirlo ha dato la prima diagnosi che gli ha girato lo staff medico: “Dybala ha avuto un trauma contusivo sul collaterale, gli è rimasto sotto il ginocchio, quindi il collaterale interno ha avuto un po' di fastidio. Vediamo gli esami, speriamo non sia nulla di grave. McKennie ieri ha avuto un problemino al muscolo ileopsoas, ha sentito tirare dopo un colpo di tacco, speriamo anche in questo caso non sia nulla di grave”. In assoluto non c'è grossa preoccupazione dunque, ma l'Inter è tra soli sette giorni e i controlli delle prossime ore potranno essere significativi. LA SITUAZIONE – Anche perché Dybala e McKennie si aggiungerebbero a un elenco di assenti che vede sicuramente presente Matthijs de Ligt causa Covid, essendo risultato positivo solo venerdì 8 gennaio lui non ci sarà. E poi sarà corsa contro il tempo per Alex Sandro, positivo da lunedì 4, e Juan Cuadrado, positivo da martedì 5: solo dopo dieci giorni di isolamento potranno fare il tampone, nel caso fosse subito negativo allora potrebbero essere a disposizione contro l'Inter almeno per un posto in panchina. Niente paura invece sul fronte diffidati, sia Danilo che Adrien Rabiot hanno scongiurato col Sassuolo il giallo che sarebbe costato la squalifica. Già in campo pure Alvaro Morata, ormai recuperato ma da non forzare. Da monitorare infine la caviglia di Federico Chiesa, colpita duramente dall'espulso Obiang: l'azzurro ha continuato a giocare, la speranza è che non sia nulla.