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Juve-Tottenham, avanti per Kulusevski
LA SITUAZIONE – Riavvolgendo il nastro, l'accordo originario prevedeva un diritto di riscatto per altri 35 milioni dopo i 10 già pagati per il prestito di 18 mesi. Sfumato l'obbligo di riscatto non essendosi verificate le condizioni necessarie (qualificazione in Champions oltre al 50% di presenze stagionali), pur volendo continuare a puntare su Kulusevski già da qualche settimana il Tottenham ha fatto capire di non avere l'intenzione di farlo per quei 35 milioni previsti dal diritto di riscatto. Un po' perché ormai il mercato è pronto ad approfittare delle difficoltà della Juve, un po' perché nel frattempo anche tra gli Spurs è andata in scena un'autentica rivoluzione e quel che era stato deciso sull'asse Fabio Paratici-Antonio Conte ora va quantomeno rivisto secondo l'opinione del nuovo corso. Quindi si tratta e si continuerà a trattare, Kulusevski vuole restare ed è già un buon punto di partenza. E pure la Juve ha bisogno di vendere lo svedese, aprendo le porte alla revisione dell'accordo ma senza accettare qualsiasi condizione: il mercato d'altronde attorno a Kulusevski non manca, se per il momento non si registra alcun reale inserimento anche la Juve può farsi forza su questo tavolo. Accettando di rivedere l'intesa, più nelle modalità che non nella cifra complessiva, provando a confermare la valutazione di 35 milioni magari attraverso l'inserimento di bonus nonostante da Londra non si voglia andare per ora oltre i 25 milioni. Parti al lavoro, di tutto il blocco di giocatori in prestito in Premier proprio Kulusevski è l'unico che resiste tra le possibili cessioni al club in cui ha giocato.