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Juve, Szczesny out è un bel guaio: ecco perché salta la Supercoppa. La difesa di 'riserva' e la frecciata di Marotta
SZCZESNY OUT, IL MOTIVO - Come comunicato dallo stesso club bianconero, il portiere polacco ha iniziato il ciclo vaccinale anti Covid pochi giorni fa e pertanto al momento non è in possesso del "certificato verde" necessario per frequentare gli spazi comuni da condividere con gli altri compagni. Le nuove norme in vigore dal 10 gennaio prevedono infatti che chi non ha il Green Pass non può avere contatti diretti con gli altri tesserati nelle ore di avvicinamento al match, durante le attività di gruppo (viaggio in pullman e ritiro). E quindi per Szczesny, che ha iniziato l'iter vaccinale un paio di giorni fa, è di fatto impossibile prendere parte al match da titolare: potrà andare solamente in panchina dopo aver esibito l'esito negativo di un tampone.
DIFESA DI SECONDE LINEE - Per la Juve e per Allegri si tratta di un problema non da poco, che forse poteva essere evitato se il club e il giocatore si fossero mossi con maggiore velocità. Szczesny è in un ottimo momento di forma, come dimostra il rigore parato in Roma-Juve, e, senza nulla togliere a Perin (quattro gol incassati in quattro partite stagionali, con Sampdoria, Sassuolo e Fiorentina), avere lui in porta avrebbe conferito alla retroguardia bianconera un peso specifico maggiore. Di fatto, senza il polacco e senza gli altri giocatori fuori per squalifica o infortunio, la Juve al Meazza, fra porta e quartetto difensivo, scenderà in campo con le seconde linee (considerando ormai tale anche Chiellini, rispetto a Bonucci e De Ligt): Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Pellegrini.
E MAROTTA... - Non c'è dubbio che l'assenza di Szczesny rappresenterà un vantaggio per l'Inter. E, a proposito di nerazzurri, calciatori e vaccini, oggi tornano alla mente le parole velenose che Repubblica ha attribuito nei giorni scorsi all'ad interista Beppe Marotta: "Vaccino e Green pass? All'Inter ce l'hanno tutti, come sono messe le altre?".