Juve su Witsel: rifiutati 15 milioni, ma lo Zenit tratta
Ora non si contano più i giorni, ma le ore. Tutte decisive, sotto ogni punto di vista. Così, in poche ore si può decidere di accelerare su un fronte, proprio per poterne riaprire un altro. Fino a quando sarà possibile, per la Juve rimarrà Blaise Matuidi l'obiettivo principale per il quale poter anche spendere più di quanto sperato in un primo momento. Dalla Francia arrivano conferme in tal senso, la proposta di rinnovo con aumento plurimilionario a ora non sembra smuovere il giocatore dal voler lasciare Parigi, la Juve aspetta e spera restando pronta ad alzare l'offerta della scorsa settimana se necessario. Intanto si tutela, individuando in Axel Witsel l'alternativa più percorribile tra tutte quelle tenute in vita in questi giorni: come e più di altri ha da tempo raggiunto un'intesa di massima per l'ingaggio, molto più di altri appariva lo Zenit la società più disposta ad abbassare le proprie pretese per una guerra di nervi ormai iniziata da tempo.
WITSEL STORY - Determinante in questo contesto il rapporto tra lo stesso Witsel e la società. Che dopo aver accolto in sequenza l'idea di un mancato rinnovo ha poi accettato l'offerta da 30 milioni dell'Everton, risentendosi infine per il rifiuto del belga che al contrario dopo aver detto no sul più bello anche al Napoli aveva individuato nella Juve la squadra ideale proprio il proprio ritorno nel calcio che conta. Uno strappo ricucito nel tempo tra la società e il giocatore, che apparentemente si era tolto dal mercato dicendo di voler restare fino alla naturale scadenza del contratto, dimostrandosi sempre disponibile sotto ogni punto di vista agli ordini di Mircea Lucescu (comportamento apprezzato particolarmente in casa Zenit). Il clamoroso complicarsi dell'affare Matuidi ha però riacceso il canale diretto tra l'entourage del giocatore e la Juve, che si è ritrovata nuovamente disposta a trattare da subito l'acquisto di Witsel e non solo a parametro zero in vista della prossima stagione, ma alle proprie condizioni.
OFFERTA AL RIBASSO - A luglio, quando Lemina sembrava sul piede di partenza, collateralmente alle prime scelte Matic-Matuidi, la Juve era arrivata ad offrire senza successo 18 milioni più 4 di bonus per il belga. Proposta visionata e rifiutata, troppa la distanza da quanto offerto dall'Everton. E ogni volta che tramite intermediari la Juve ha provato a ribadire la propria offerta, è sempre andata a sbattere contro la valutazione da 30 milioni sotto la quale lo Zenit non sembrava assolutamente disposto a scendere. Ora che la scadenza del mercato incombe, nessuno sembra più disposto a puntare i piedi dalle parti di San Pietroburgo, in queste ore è partita una nuova prima offerta da corso Galileo Ferraris, questa volta da 15 milioni, secchi senza bonus. Troppo bassa, per il momento: ma ora dopo ora, si è sgretolato il muro dei 30 milioni, con lo Zenit finalmente pronto a trattare. La risposta ricevuta dalla Juve nel tardo pomeriggio vede infatti una richiesta da 25 milioni bonus inclusi, mentre filtra la sensazione che questa volta si possa davvero chiudere a metà strada. E Matuidi o non Matuidi, la Juve alle proprie condizioni Witsel lo accoglierebbe a braccia aperte, pupillo di Paratici nonostante non rappresenti il profilo del centrocampista ideale di Allegri. Provando a chiudere per l'immediato o magari aspettando di allungare la propria lista di colpi a parametro zero. Si accelera quindi verso Witsel, possibili nuovi aggiornamenti già nelle prossime ore, per un accordo che una volta in pugno potrebbe anche permettere alla Juve di tornare a forzare la mano proprio col Psg: mano, in tal caso, sprovvista di cerino.
@NicolaBalice