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  • Juve su Marin, il pupillo di Hagi

    Juve su Marin, il pupillo di Hagi

    • Andrea Distaso
    Ha impiegato solamente 12 minuti, nel giorno del suo debutto con la maglia della nazionale rumena, il centrocampista classe '96 Razvan Marin (nella foto di gspro.ro) a firmare il suo primo gol assoluto nel netto 5-0 inflitto all'Armenia. Il classico indizio che ci troviamo di fronte ad un predestinato e di questo sono convinte soprattutto due persone: il neo ct della Romania Christopher Daum e Gheorghe Hagi, chi più di tutti ha creduto da subito nelle qualità di questo ragazzo. Figlio d'arte (papà Petre ha disputato 9 presenze in nazionale tra il 2004 e il 2007), Marin è cresciuto calcisticamente nell'Academia Hagi, voluta fortissimamente e creata dal "Maradona dei Carpazi" per promuovere i maggiori talenti del Paese, prima di ritrovarsi nuovamente con Hagi nelle vesti del Viitorul Costanza e Marin come faro del centrocampo della squadra che occupa il terzo posto in classifica dopo le prime 11 giornate.

    TRA ROMA E JUVE - Il primo gol stagionale è arrivato proprio nell'ultimo turno di campionato contro l'Astra Giurgiu, avversario in Europa League di quella Roma che, grazie all'ex ds Sabatini, si era mossa con largo anticipo senza però trovare l'accordo con club e procuratore. Un interesse nato dopo una prima stagione da protagonista, quella passata, con 7 gol e 4 assist in 36 partite. Centrocampista centrale, con caratteristiche prettamente offensive, tanto da poter agire anche da trequartista: ambidestro, molto abile nelle conclusioni dalla distanza, tecnica e visione di gioco sono le sue qualità principali. Quelle che hanno messo ben presto sulle sue tracce i principali club d'Europa, Juventus compresa, che tramite i suoi osservatori sta seguendo i progressi di questo giocatore, che a 20 anni sa di avere ancora molto da dimostrare e che, a parole, dimostra di avere la testa sulle spalle. 

    UN GOL PER PAPA' - Nel tempo libero ama giocare alla Playstation, come tanti suoi coetanei, e di fronte alla valutazione di 67 assegnatagli dal noto videogioco Fifa, ha commentato: "Mi hanno dato 67 di valutazione? Poco male, vorrà dire che me lo merito, Però io faccio sempre il massimo per essere sempre il migliore". Consapevolezza dei propri mezzi senza montarsi la testa, anche se il primo gol con la maglia della Romania è stata una gioia difficile da descrivere e tutta da dedicare a papà Petre: "E' un gol dedicato a tutto il popolo rumeno, sono felice di averli rappresentati con orgoglio in nazionale. Papà mi ha chiesto di dargli una buona ragione per ubriacarsi per la prima volta in vita sua e col gol al debutto credo di esserci riuscito", ha dichiarato Marin con una bella risata.

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