Juve Stabia, Maury a CM: ecco come ci si salva
In quattro anni a Castellammare di Stabia, Donovan Maury, difensore centrale belga, classe 1981, deve averne viste di tutti i colori, se consideriamo che al suo arrivo in quella che è definita la città delle acque, la squadra aveva ottime credenziali per il salto in B, per poi finire addirittura in seconda divisione di Lega Pro. Lui, napoletano e stabiese nell’animo (come dicono i tifosi) non si è perso di coraggio, e da buon capitano ha guidato il gruppo anche in mezzo alle contestazione di una tifoseria calda come poche. Alla retrocessione è seguita una splendida cavalcata di ritorno in I° Divisione di Lega Pro, e quindi l’incredibile annata chiusa con il trionfo ai Play-Off per la B, e la vittoria della Coppa Italia di Lega Pro. Oggi, la Juve Stabia vive la cadetteria come un sogno, ma, come conferma Maury a Calciomercato.com, con l’idea ben salda in testa di rimanerci a lungo…
Maury cosa significa la Juve Stabia in serie B Win?
"Tanto entusiasmo in una città che ama profondamente il calcio, e che segue la squadra sempre e comunque. E ora più che mai con il confronto con piazze storiche del calcio italiano".
Che campionato è quello che alla vostra società mancava addirittura da sessant’anni?
"Un campionato difficile e duro in ogni sfida. Bello proprio per questo. Giocare con la Sampdoria, il Torino e il Brescia non è roba da tutti i giorni".
Come affronterete gli squadroni che ha citato?
"Semplicemente giocando con l’idea di vincere ogni partita. Non deve pesarci il nome dell’avversario. Ci sono tre punti da prendere ad ogni gara. E ogni gara è importante".
Dopo il mercato che cosa è cambiato?
"Le grandi escono rinforzate. Hanno colmato le poche lacune che avevano. Il campionato è diviso nettamente in due gruppi. Nel primo, cioè quello che porta alla serie A, vedo la Sampdoria e il Torino, favorite d’obbligo, il Brescia, il Livorno, la Reggina, il Padova che mi piace moltissimo, e l’Empoli. Noi della Juve Stabia siamo nell’altra parte, quella che lotta per salvarsi".
La salvezza quindi è il vostro obiettivo?
"Si, chiaramente. E lo raggiungeremo".
I nuovi arrivati cosa portano al gruppo?
"Gente come Erpen, Zito, Seculin, Cesar e Danilevicius, sono stati scelti per le persone che sono, oltre chiaramente al fattore tecnico e all’esperienza che portano in dote. Di ragazzi come Cesar e Danilevicius, di certo poi non c’è bisogno che parli bene io. La loro storia calcistica, e i risultati che portano in giro per i campi parlano chiaro e forte. Sono valori aggiunti per noi in questa difficile categoria".
Lei guida un reparto, la difesa, che in ogni caso schiera un portiere giovanissimo.
"Colombi e Seculin sono giovani e bravi entrambi. Per il Mister è decisamente un grattacapo scegliere chi schierare. Ma è uno di quei grattacapi piacevolissimi".
Torniamo a parlare di esperienza. Lei è arrivato in Italia dopo aver giocato in serie A in Belgio e in Olanda.
"Si, è successo qualche annetto fa. Arrivai al Perugia di Serse Cosmi allora in serie A. C’erano tra gli altri Manuele Blasi, Baiocco e Giovanni Tedesco. Ho bellissimi ricordi di quella esperienza anche se non ho esordito nella massima serie. Scherzando con gli amici mi piace dire che, qui in Italia, ho cominciato con la maglia con il mio nome sopra, e me ne andrò portando via ancora maglie con il mio nome scritto sopra".
Oggi, dopo qualche anno passato in difesa di squadre di serie C o Lega Pro che dir si voglia, si trova, da capitano, in una splendida avventura nella B italiana. Ci racconta le prime uscite stagionali della sua Juve Stabia?
"L’esordio a Empoli è stato positivo solo sul gioco, perché poi il risultato dice che a casa non portiamo nulla. Con il Verona, alla prima in casa, è andato tutto storto. Il nostro allenatore si è preso la colpa dicendo di aver sbagliato la formazione, ma in fondo in campo ci andiamo noi, e non abbiamo concluso granchè. Finalmente a Crotone abbiamo messo in campo l’atteggiamento giusto e almeno un punto lo abbiamo preso".
Il prossimo avversario è di quelli molto difficili.
"Si, ora sotto con il Brescia, che è tra le squadra più forti. Dobbiamo continuare a tenere lo stesso atteggiamento di Crotone. Dobbiamo provare a vincere. Per noi e per Castellammare di Stabia. Dobbiamo fare punti per rimanere in B!".