Juve, sorpresa: dopo Padoin, i tifosi eleggono Sturaro "nuovo talismano"
Nicola Pelizzari scrive:
L’ex bianconero Mauricio Isla, dopo il passaggio al Cagliari a titolo definitivo dalla Juventus, affermò che non aveva lasciato il segno nella sua esperienza in bianconero perché “non all’altezza” di una squadra di quel livello. Dichiarazione per molti di umiltà e correttezza ma che, a mio avviso, nasconde il voler mitigare l’ammissione di un fallimento, facendo passare il concetto che dalle parti di Vinovo non ci sia spazio per calciatori con le sue caratteristiche; Isla non fu acquistato per cifre discretamente elevate con l’idea di portare in squadra un talento cristallino ma in virtù di valutazioni che ravvisavano, nelle sue caratteristiche di corsa, grinta e sacrificio, un giocatore da Juve. Perché la storia della Juve (perlomeno da quando la seguo) è fatta sì di campioni ma anche di “gregari” altrettanto importanti. Uso un termine proprio del ciclismo, perché chiunque sia appassionato di quello sport sa quanto il termine gregario abbia un’accezione positiva: tutti, ad esempio, sanno quanto Scarponi sia stato fondamentale per le vittorie di Vincenzo Nibali, così come il famoso “treno” per le vittorie in volata di Cipollini e potrei fare molti altri esempi. Il gregario contribuisce attivamente alla costruzione di una vittoria, risulta determinante e chi ha con se’ i migliori gregari ha la sicurezza di avere le spalle coperte, un fido scudiero accanto pronto a scortarlo.
Nelle Juventus che ho osservato ricordo come abbiano lasciato il segno calciatori come Pessotto, Torricelli, Birindelli, Tacchinardi, Di Livio e l’ultimo, amatissimo dai tifosi, Simone Padoin; tutti calciatori che, pur non eccellendo per una tecnica sopraffina, hanno contribuito in modo concreto nella costruzione dei successi che la Juventus ha ottenuto nel corso degli anni. Gente che ha saputo accettare la...CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE E PER COMMENTARE