Juve, serve il 4-3-3 per contrastare Isco: l'assenza di Ramos farà il resto
UN ROMBO COL BOMBO – E’ davvero restrittivo parlare di 4-3-1-2 o 4-4-2 quando si vuol descrivere il modulo dei blancos. Isco il calabrone (o bombo, se preferite) è un moto perpetuo che ha lo scopo di generare di continuo zone di superiorità, indipendentemente dal ruolo che ricopre sulla carta. Vi sottopongo qui, ancor prima dell’1-0 di Ronaldo, quindi nei primissimi minuti di gioco, una delle primissime falle del 4-2-3-1 della Juve all’andata.
Douglas Costa, Dybala e Bentancur fotografati nella rete del Real: a Marcelo (cui non mancano altre opzioni) basta un passaggio lungolinea per trovare libero il numero 22. Ma De Sciglio dov’è? Perché non accorcia forte sul ‘trequartista’? La risposta si trova nell’immagine seguente. Gli uomini di Zidane a volte allungano la difesa avversaria con l’ampiezza di una delle due punte sul lato forte (in questo caso CR7). Il terzino, temendo l’attacco della profondità (spesso fatale nel secondo tempo di Cardiff), arretra per precauzione. In teoria (dipenderà poi dalle uscite in pressione preparate), con un centrocampista al posto di Dybala questo tipo di giocate dovrebbero vedersi meno.
L’ERRORE DI DE SCIGLIO - Una trentina di metri più avanti, poco dopo, una situazione simile, e l’incomprensibile errore di De Sciglio. Perché, respinto il pallone, si è fatto attrarre ancora da Marcelo? Avrebbe dovuto consegnare l’uomo al solo Douglas Costa e rientrare al suo posto, per controllare Isco di persona. E invece. Ma vedete l’alfiere Kroos, di quanta libertà gode a sostegno di Marcelo? Si torna al discorso di prima.. Non è immediatamente pericoloso, ovvio, però alla lunga causa superiorità nel palleggio su quel lato, andando a formare un trio scomodo per il 4-2-3-1 di Allegri. Tutto considerato, comunque, se De Sciglio qui torna al suo posto, la Juve non prende gol.
Nella stessa partita, nella stessa frazione di gioco, un’altra testimonianza sui principi che ‘ispirano’ i movimenti di Isco. Stavolta lo spagnolo offre ampiezza sulla fascia destra, in combinazione con Modric e Varane, quest’ultimo salito in conduzione oltre il centrocampo.
CASEMIRO PER RAMOS? E L’ EQUILIBRIO? – Si intravede però un possibile squilibrio nel Real che giocherà il ritorno al Bernabeu: con la squalifica di Ramos aggiuntasi all’infortunio di Nacho, Zidane probabilmente sarà costretto a spostare Casemiro centrale, visto che neanche il giovanissimo Jesus Vallejo se la passa meglio dei primi due, a causa di un problema muscolare. Per il pivote brasiliano non è una posizione completamente nuova. Zidane, ad esempio, lo ha schierato lì dal primo minuto in un ormai lontano Real Madrid-Valencia (2-2, seconda di campionato). Il numero 14 ha occupato anche questo ruolo in casi di emergenza, quando è stato espulso Ramos e il Madrid non aveva più cambi a disposizione. Sotto trovate l’azione dell’1-1 del Valencia. Date un occhio anche alle soluzioni-compensazioni conseguenti in mezzo al campo. Se Casemiro arretra, le due mezzali (Kroos e Modric) diventano i centrali di centrocampo. E spunta Asensio sulla destra. Una scelta che Zidane potrebbe fare anche contro la Juventus, considerati i cambi fatti contro l’Atlético nell’ultima di campionato, e un Lucas Vazquez non al meglio per un guaio alla caviglia. Alternative diverse da Asensio, apparentemente più conservative (la seconda in particolare) sarebbero i mediani Kovacic o Llorente. Con uno di loro due in campo, Isco si comporterebbe più o meno come a Torino. Con Asensio, invece, il numero 22 sarebbe più centrocampista.
Ecco però un esempio di cosa può succedere a un giocatore abituato a fare il centrocampista quando viene chiamato a ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Guardate che scelta fa adesso, Casemiro, al momento del cross.
Anziché coprire il primo palo, ovvero la traiettoria più probabile e soprattutto più pericolosa, tenta di anticipare le intenzioni del crossatore (all’istinto non si comanda), di fatto lasciando incustodita l’area piccola. E poco importa, a questo punto, che l’uomo alle sue spalle non sia il suo. La frittata è fatta.
Nel caso in cui, per conseguenza, Asensio dovesse partire dal primo minuto, sarà certo interessante capire come si spartiranno le fasce e la trequarti lui ed Isco, una volta protetti da Kroos e Modric. E’ forse un centrocampo più debole, questo? Certamente più leggero, e ancor più dinamico. L’impresa passerà dunque da qui, dalla partita di Pjanic (assenza fondamentale all’andata) e delle due mezzali d’assalto bianconere. Sempre che Allegri non decida di stupirci ancora una volta superando se stesso, e magari anche Zizou.