Confesso senza alcun problema che oggi mi preparavo a scrivere una “nota” la quale non avrebbe certamente fatto piacere alla dirigenza della nostra Juventus. Avrei sottolineato, infatti, l’inopportunità della trasferta in Messico per ragioni deontologiche e di immagine. Una tournèe sicuramente suggestiva, ma anche molto e troppo “truffaldina” o anche soltanto irriguardosa nel confronti del pubblico di quel Paese il quale si sarebbe trovato a dover assistere a uno spettacolo niente in linea con le promesse annunciate dal cartellone. Sarebbe stata, quella in campo a Monterrey e contro i Tigres, una “non Juventus” vista la presenza e dei giocatori impiegati da Allegri ovvero più che altro riserve se non addirittura le terze linee. Insomma, ci saremmo trovati a dover sostenere un evento “fasullo” come se, a suo tempo, i Beatles avessero annunciato un concerto e poi sul palco si fosse presentato soltanto Ringo Star. LA PROPOSTA E L'ARRINGA: CONTINUA SU ILBIANCONERO.COM