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Juve, se ti senti sicura sarai eliminata: con l'Ajax c'è poco da stare tranquilli
Allegri sceglie Bentancur e non Khedira. Per me significa giocare con un uomo in meno (invece non sarà così), ma l'allenatore non aveva alternative, se non quella di arretrare Bernardeschi. Khedira è appena rientrato dopo un mese di stop e più di mezz'ora nelle gambe non ha. Il primo tiro è di Bernardeschi (alto), poi due palloni buttati – uno da Cancelo e l'altro da Bentancur – e Pjanic avvicinano l'Ajax alla porta. La Juventus fa il contrario di quel che deve. Anziché attaccare aspetta, anziché pressare arretra. Poco prima del gol del vantaggio anche Ronaldo – che pure segnerà – si arrabbia platealmente chiedendo ai compagni di muoversi in avanti. Niente. Non si capisce se Allegri l'abbia preparata così – attesa e ripartenza – o se sia l'Ajax a spingere la Juve ai margini della propria area. Dieci, venti metri fuori si formano due linee di otto bianconeri che fanno argine.
Gli olandesi provano nello stretto, ma non riescono ad avvicinarsi. Allora ci prova ancora Ziyech da lontano (grande risposta di Szczesny), poi van de Beek, in una delle rare incursioni in area, gira fuori di un centimetro. La Juve non imposta, va di intercetto e rovescia il fronte. Bernardeschi ha la palla buona, ma il piede (il destro) non è quello giusto. Poi il piede è giusto (sinistro), ma la girata, su assist di Ronaldo (testa) è fuori anche perché viene deviata senza che l'arbitro se ne avveda. Partita brutta perché lenta e anche l'Ajax si adegua. La squadra di Ten Hag smette di pressare alta e si dà ad un ipnotico palleggio che ad Allegri non dispiace. E' come se l'Ajax cercasse la fiammata preparandola sotto le braci. Però se non viene meno il possesso cala di molto la pericolosità. E la Juve, all'improvviso, ne approfitta. L'azione la avvia Bentancur che dà a Ronaldo, il portoghese allarga al suo connazionale Cancelo – fino a quel momento il peggiore (e anche dopo) – che trova Ronaldo lanciato in volo in area. Colpo di testa in piena libertà e gol.
Non si fa in tempo a ricominciare che Cancelo, confermando la sua serata negativa in fase difensiva, controlla male favorendo Neres che gli sfugge, entra in area e trafigge Szczesny con un tiro a giro. C'è più partita perché finalmente anche la Juve ci sta. Tanto più che l'Ajax, preso dall'entusiasmo, qualche volta trasforma il suo sistema di gioco in uno squilibratissimo 4-2-4. Allegri però toglie Mandzukic (ed è giusto), ma non inserisce né Dybala, né Kean, ma Douglas Costa. Il sistema di gioco diventa il 4-3-2-1 anche se nel giro di pochi minuti la Juve torna a farsi schiacciare. Poi si fa male Matuidi e Allegri sceglie Dybala e non Khedira che evidentemente deve essere in condizioni allarmanti. Allora 4-4-2 con Bernardeschi a centrocampo. Comanda sempre l'Ajax e il nuovo entrato Ekkelenkamp impegna Szczesny. Su quel tentativo l'Ajax sembra spegnersi e, come nel finale di primo tempo, si rivede la Juve. Douglas Costa fa tutto e da solo, si libera e tira sul palo. Vincere una partita del genere sarebbe stato troppo.
IL TABELLINO
Ajax-Juventus 1-1
Marcatori: p.t. 45' Ronaldo (J); s.t. 1' Neres (A).
Assist: p.t. 45' Cancelo (J).
Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, De Ligt, Blind, Tagliafico; Schøne (30' s.t. Ekkelenkamp), De Jong; Ziyech, Van de Beek, Neres; Tadic. A disp. Kristensen, Sinkgraven, Huntelaar, Magallan, Dolberg, Varela. All. Ten Hag.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (30' s.t. Dybala); Bernardeschi (48' s.t. Khedira), Mandzukic (15' s.t. Douglas Costa), Ronaldo. A disp. Perin, De Sciglio, Spinazzola, Kean. All. Allegri. Arbitro: Del Cerro (Spagna).
Ammoniti: p.t. 41' Tagliafico (A); s.t. 10' De Jong (A), 26' Schoene (A), 38' Pjanic (J), 49' Ekkelenkamp (A)