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    Juve scudetto - Scaricato in estate e l'incubo del Covid, ora Dybala è pronto a diventare il nuovo Ronaldo

    Juve scudetto - Scaricato in estate e l'incubo del Covid, ora Dybala è pronto a diventare il nuovo Ronaldo

    • Andrea Distaso
    Se Cristiano Ronaldo è stato il finalizzatore, l'uomo che ha saputo ergersi ancora una volta sopra tutti e catalizzare su di sé tutte le attenzioni - risolvendo spesso i problemi mai del tutto pienamente convincente - Paulo Dybala è stato il vero elemento a sorpresa, il protagonista per certi versi inaspettato della cavalcata verso lo scudetto della Juve di Maurizio Sarri. Dalla speranza di trovare un'altra musica, un altro spartito rispetto a quello proposto da un allenatore mai troppo amato come Allegri, alla prospettiva di sacrificato eccellente per esigenze di bilancio. Questo pareva essere il destino della Joya nella scorsa estate. Lui come Higuain, orgoglio e temperamento tipicamente argentini, desiderosi di restare per dimostrare che qualcuno si spiegava e soprattutto il numero 10 non ha tradito.

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    SEMPRE DECISIVO - Tottenham? Manchester United? Paris Saint Germain? No, grazie: io rimango qui e mi prendo la Juve. Deve essere stato più o meno questo il messaggio recapitato da Dybala a Fabio Paratici in un'estate torrida che ha posto le basi per il suo rilancio in grande stile. L'ultima annata targata Allegri aveva lasciato in eredità la miseria di 10 reti stagionali - di cui 5 in campionato - e la sensazione di un giocatore non messo completamente nelle condizioni di sprigionare tutto il suo potenziale. Un anno dopo, i gol sono diventati 17 (11 in campionato) e l'annata non è ancora conclusa, ma soprattutto il nome di Dybala compare spesso nei tabellini della partite chiave della stagione. Decisivo, sia all'andata che al ritorno, contro l'Inter, contro il Milan (a Torino) e l'Atalanta a Bergamo, in Champions League nei match casalinghi con Lokomotiv Mosca e Atletico Madrid. Oltre ad essersi ripresentato tra i più brillanti dopo la lunga sosta post-lockdown.

    L'EREDE DI RONALDO - La pandemia ha colpito anche lui, costringendolo a un periodo di quarantena a Torino, in compagnia della sua Oriana, che sembrava non finire mai. In attesa di quel tampone negativo che gli consentisse di tornare a coltivare la sua più grande passione. Dopo il fatidico via libera, Dybala è ripartito ancora più carico, ancora più di slancio (4 gol e 2 assist da metà giugno ad oggi), per certificare con i fatti che sarà lui il faro, la guida di una Juve proiettata nel futuro, l'uomo che prima o poi dovrà raccogliere anche la leadership tecnica e carismatica di Cristiano Ronaldo. Con la "10" sempre sulle spalle e un nuovo contratto a cifre da superstar. Doveva lasciarla, ora non la molla più: in questo scudetto c'è eccome il sigillo di Paulo Dybala.

     
     

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