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    Juve scudetto - Cristiano Ronaldo, un investimento da record per l'uomo dei record

    Juve scudetto - Cristiano Ronaldo, un investimento da record per l'uomo dei record

    • Nicola Balice
    Giudicare l'investimento Cristiano Ronaldo solo guardando alle prestazioni del campo, è impossibile. La Juve ha pianificato una spesa di 117 milioni nell'estate del 2018, pagamento terminato già nel 2019. E poi ci sono i 31 milioni netti di stipendio fino al 2022. Ma solo per il fatto di avere tesserato CR7, sono cresciute in maniera esponenziale le entrate degli sponsor, basti vedere i numeri del club bianconero sui social di ogni tipo. L'acquisto di Ronaldo ha permesso alla Juve di diventare (o tornare) un marchio globale, senza di lui questo processo sarebbe durato chissà quanti altri anni. Anche se il fuoriclasse portoghese si trova a metà del percorso in bianconero con 35 anni già compiuti e per il momento senza il botto europeo che ci si sarebbe aspettati dopo il suo acquisto. Ma non è di sicuro per colpa sua se il primo tentativo in Champions è andato a vuoto, né sarà colpa sua se pure ad agosto la Juve non dovesse sfatare il tabù della coppa dalle grandi orecchie. Perché in campo, Ronaldo è sempre Ronaldo. Al netto di chi vorrebbe sempre qualcosa in più, al netto di un rapporto non sempre idilliaco con Sarri, quest'anno CR7 ha pure incrementato il proprio ritmo realizzativo tornando a macinare gol con una continuità impressionante.

    NUMERI E RECORD – Questa è stata la stagione dell'ingresso di Ronaldo nel ristretto club di chi ha segnato almeno 700 gol in carriera, lanciando anche l'inseguimento ad Ali Daei per quel che riguarda i migliori marcatori con la maglia della Nazionale. Poi ci sono quelli che nel giorno in cui la Juve celebra il suo nono scudetto di fila, riguardano a tutti gli effetti il CR7 bianconero. Che aveva iniziato la stagione in forma smagliante, per poi accusare un problema al ginocchio che fatto da spartiacque della sua stagione: una sostituzione, poi un'altra e quelle parole poco gradite a Sarri contro il Milan quando sullo 0-0 lo cambiò con Paulo Dybala, poi decisivo. Subito la sosta internazionale a calmare le acque, Ronaldo gioca sempre con il Portogallo e alla fine ammette quel fastidio saltando la trasferta sul campo dell'Atalanta. Un caso aperto e chiuso che non deflagra. E quando torna, Ronaldo inizia a segnare per non fermarsi più, fino a registrare il record di partite consecutive in gol raggiungendo Fabio Quagliarella e Gabriel Omar Batistuta (unico a non aver avuto soste però) ma con più gol all'attivo in 11 match. Dopo il lockdown la marcia riprende, così come la rincorsa a Ciro Immobile, raggiunto proprio lunedì sera nello scontro diretto, prima di tornare a inseguirlo dopo il turno infrasettimanale. Entrambi pronti a inseguire Robert Lewandowski nella corsa alla Scarpa d'Oro, adesso lontana appena una manciata di reti. La doppietta alla Lazio, poi, ha permesso a Ronaldo di sfondare il muro dei 50 gol in serie A, primo giocatore a riuscirci anche in Liga e in Premier (Edin Dzeko l'uomo capace di farlo in serie A, Bundesliga e Premier). Infine, la storia della Juve: il record appartiene a Felice “Farfallino” Borel, anno 1934, 32 gol in tutto. Non c'è solo la Champions nella testa di CR7...

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