AFP via Getty Images
Juve, scoppia di nuovo il caso Dybala: le panchine, lo sfogo di Crotone e quel rinnovo che non arriva
IL RINNOVO – In una Juve dove si cerca di tutelare tutti e tutte le scelte effettuate, Dybala insomma non si sente tutelato, quantomeno non come vorrebbe. Da un lato c'è la maglia numero dieci, il premio da mvp della scorsa serie A, la decisione di puntare (anche) su di lui per il dopo Tevez ormai cinque anni fa. Dall'altro lato però Dybala non può dimenticare il trattamento dell'estate 2019 quando era stato venduto (svenduto) e spinto fuori, né può ignorare il fatto che mese dopo mese quel rinnovo che dovrebbe essere un obiettivo comune ancora non arriva. Anzi, in estate la trattativa è andata ad arenarsi, tra richieste sempre più stringenti e proposte figlie della crisi. Ma più passa il tempo e più le pretese di Dybala rischiano di diventare costose (non solo economicamente), perché più passa il tempo e più si avvicina la scadenza del contratto con la Juve che sta per perdere la posizione di forza sul mercato. E una nuova gestione tecnica che prima ancora di iniziare sembra scontentarlo, non agevola di sicuro il tutto: Dybala vuole essere centrale sempre e comunque, anche dal ruolo che gli concederà Pirlo (non solo in campo) passerà la nuova fase della trattativa. Che dopo un paio di mesi di pausa è pronta a ripartire, già in settimana è previsto un nuovo incontro tra la dirigenza bianconera e Jorge Antun, agente di Dybala. Insomma, si ricomincia. Con la trattativa, con i bronci, con gli sfoghi.