Juve, Ronaldo è tornato ma la partita è aperta: proseguono i contatti tra Mendes e il Psg. E ora parla Allegri
LA SITUAZIONE – Ronaldo è un giocatore della Juve e lo sarà fino a prova contraria, magari fino alla fine del contratto in scadenza al 30 giugno 2022. Allo stato attuale delle cose, però, Ronaldo sembra che possa restare alla Juve ma suo malgrado. L'intreccio con Kylian Mbappé, infatti, non si è ancora sciolto. Il Real Madrid crede nel colpaccio e continua a lavorare per avere forza e spazio per tentare l'affondo, la cessione di Raphael Varane è un inizio e non può bastare. Quando Florentino Perez sarà pronto, concretizzerà il proprio interesse per Mbappé con un'offerta, forte del sì del giocatore che al più tardi tra un anno sbarcherà a Madrid: è quello che ha già comunicato al Psg arrivando pure prima del previsto alla corte di Mauricio Pochettino. Intanto la coppia Leonardo-Al Khelaifi lavora con Mendes per fare in modo che sia tutto pronto in quel momento, sempre che non sia troppo tardi: è per questo che CR7 non può promettere ancora l'amore “eterno” di un'altra stagione alla Juve. Fosse per lui sarebbe andato via, altrimenti resterà, cercando di essere seppur controvoglia il solito Ronaldo. Se quando il Psg sarà pronto alla Continassa saranno ancora aperte le porte, allora si potrà passare alla fase successiva innescando quello scambio con Mauro Icardi a sua volta nell'aria da tempo. Altrimenti con ogni probabilità si rinuncerà ai soldi del Real per trattenere ancora Mbappé. Anche dopo il ritorno di Ronaldo, insomma, è cambiato poco o nulla, semplicemente (per così dire) è il tempo che continua a scorrere inesorabile. Parola ora ad Allegri, che in conferenza stampa avrà modo di parlare anche e soprattutto di CR7, anche se la posizione della Juve è stata già espressa da Pavel Nedved sabato scorso: “Cristiano resta con noi”, ha detto il vicepresidente bianconero. Ma la partita non è ancora finita, anzi.