Juve-Roma al vetriolo: tra righelli, violini e squalifiche
DICHIARAZIONE DI GUERRA - Il famigerato gol di Turone nello scontro del 10 maggio 1981 come "casus belli" dell'antagonismo: da quella rete del difensore giallorosso, convalidata e poi annullata per fuorigioco dall'arbitro Bergamo, ha avuto origine lo scontro che da quasi quarant'anni si consuma dentro e fuori dal campo tra le due società. Famosa, in questo senso, la signorile polemica fra il presidente Dino Viola e Giampiero Boniperti: il presidente della Roma parlò, in relazione all'accaduto, di una "questione di centimetri", perciò il dirigente ed ex calciatore juventino fece recapitare all'avversario un righello.
BATTAGLIE RECENTI - Molto meno elegante la "sviolinata" mimata da Rudi Garcia nel 3-2 subito dalla Roma nella stagione 2014-2015, una partita infuocata da ben tre rigori e con la rete del definitivo vantaggio bianconero siglata da Bonucci a pochi minuti dallo scadere. Ma le diatribe non sono mancate neanche quest'anno, con il recente confronto tra Baldissoni e Marotta. Le critiche del dg giallorosso relative alla squalifica (poi annullata) di Kevin Strootman sono state bollate dall'amministratore delegato della Juve come "esternazioni da tifoso". Niente male come duello, per proseguire la tradizione al veleno di un match classico del nostro calcio.
Mattia Carapelli
@mcarapex