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Juve, riecco Khedira e il 'modulo fluido'
MODULO FLUIDO - Ciò che ha concesso a Massimiliano Allegri di ottenere per la prima volta in carriera la seconda vittoria consecutiva nelle prime due uscite di Champions League è stato un "modulo fluido" in grado di adattarsi alle situazioni di gioco grazie alla mobilità degli interpreti. Non è un caso, infatti, che secondo la Gazzetta dello Sport i bianconeri siano scesi in campo con il 3-5-2, secondo Tuttosport col 4-3-3 e secondo il Corriere dello Sport col 4-4-2. Le chiavi? Barzagli e Cuadrado che, stringendosi verso l'interno del campo o allargandosi e allungandosi sugli esterni hanno concesso ad Allegri di variare l'impostazione della manovra.
KHEDIRA PUNTO FERMO - Ma chi è apparso fondamentale per gli equilibri tattici della formazione bianconera, in realtà, è stato il rientrante Sami Khedira. Il centrocampista tedesco, sia chiaro, non è apparso al meglio e, anzi, ha ancora molto lavoro da svolgere per tornare al 100%. Ma la personalità e la leadership di Khedira sono servite a consentire ad Hernanes e Pogba di mostrarsi più sereni nelle giocate, alla difesa di ritrovare solidità e all'attacco di rendersi più pericoloso avendo creato, statistiche alla mano, ben 4 occasioni pericolose. Aspettando Marchisio, la Juve ha ritrovato il suo perno centrale.