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    Juve, resta viva la pista Kessiè: tra volontà e formula, previsti nuovi contatti

    Juve, resta viva la pista Kessiè: tra volontà e formula, previsti nuovi contatti

    • GS
    La Juventus non molla la pista che porta a Franck Kessié. Un’idea che rimane sempre viva nei pensieri di Cristiano Giuntoli, ormai centralissimo nella gestione del mercato dopo il suo arrivo alla Continassa e il suo addio al Napoli. Un’ipotesi che, nel corso degli scorsi mesi, secondo quanto filtrava dagli ambienti bianconeri, era cominciata a circolare come possibile sostituto di Adrien Rabiot, prima che il centrocampista transalpino decidesse di rinnovare annualmente – e alle stesse cifre – il suo accordo con la Vecchia Signora. Ma sfumate le piste verso Davide Frattesi – accasatosi all’Inter – e a Sergej Milinkovic-Savic – trasferitosi in Arabia Saudita – il nome di Kessié stuzzica la fantasia della dirigenza bianconera e dello stesso Massimiliano Allegri. Solido, roccioso, con fiuto del gol e che conosce il campionato italiano: un identikit perfetto da inserire nella rosa della Juventus. La suggestione resiste e, nel corso della prossima settimana, sono previsti nuovi contatti per capire la portabilità dell’affare: la base è un prestito con diritto di riscatto, fissato intorno a una cifra pari a 15 milioni di euro. Ma ci sono alcuni ostacoli per il ritorno in Serie A dell’ivoriano.

    MISSIONE ESUBERI – Partiamo da un principio fondamentale. Allo stato attuale dei fatti, la Juventus, per poter andare all’assalto dei propri obiettivi sul mercato, ha bisogno di cedere i propri esuberi. E i nomi sul taccuino di Giuntoli, almeno per quanto riguarda la mediana bianconera, sono sostanzialmente tre: Arhur, Weston McKennie e Denis Zakaria. Sul centrocampista brasiliano, ritornato dal prestito al Liverpool, è forte l’interesse della Fiorentina: il club viola si sta muovendo per prelevare il giocatore in prestito oneroso, con buona parte dell’ingaggio pagato dalla società piemontese. Infatti, a preoccupare, è l’elevato stipendio percepito dall’ex Barcellona: 5,5/6 milioni di euro a stagione più bonus facilmente raggiungibili con i quali si arriva a 9. Per questo motivo, in Toscana si riflette e, allo stesso tempo, la Juventus spinge per una soluzione diversa, ovvero la Premier League, con Aston Villa e Wolverhampton pronte a sostenere i costi dell'intero stipendio, sollevando le finanze bianconere di un ingaggio pesante. Per Zakaria c'è una trattativa avviata ed è quella col West Ham: complicata, in prestito con diritto la valutazione dell'offerta sfondava quota 20, la richiesta restava di 25 con obbligo garantito, l'ultima proposta a titolo definitivo non superava i 13. Diverso il discorso per McKennie, messo praticamente fuori rosa in stile Bonucci dopo il mancato riscatto a causa della retrocessione del Leeds. Piazzati gli esuberi, la Juve potrà pensare di andare all’assalto di Kessié. Ma rimangono comunque alcune problematiche per l’affare.

    QUESTIONE DI VOLONTA’ – Innanzitutto, a non convincere il Barcellona è la formula della operazione. Un prestito con diritto di riscatto è un’idea attualmente non presa in considerazione in Catalogna: un obbligo di riscatto garantito – ma a cifre più alte, verso i 25 milioni di euro – con ingaggio interamente pagato dalla Juve (seppur non possa avvantaggiarsi degli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita, visto il solo anno passato all’estero) può far vacillare la posizione del club catalano, convinto, in caso di cessione, di liberarsi dell’ivoriano. Infatti, l’ipotesi più attuale in Spagna è un acquisto a titolo definitivo da parte della Juve, con i campioni iberici pronti a incassare la cifra del cartellino, generare un’ottima plusvalenza – arrivato a parametro zero dal Milan – e sbloccare il proprio mercato, un mercato complicato visti i noti problemi di registrazione liste con la Liga. La Vecchia Signora riflette ma apre – e tratta – solo per un prestito con diritto. Ma al di là delle formule dell’operazione, c’è un altro problema di fondo da non sottovalutare: la volontà di Franck Kessié. Il giocatore – che ha lasciato l’Italia solo un anno fa – è convinto di aver chiuso il suo percorso nel nostro campionato ed è convinto di potersi giocare le proprie carte a Barcellona. Ma se proprio il club catalano gli desse il benservito, ecco che la destinazione maggiormente gradita all’ivoriano sarebbe la Premier League. Un nuova avventura, un salto di livello per proseguire la sua crescita e la sua carriera professionale ad alti livelli. Un affare complesso, sul quale la Juve dovrà lavorare giorno dopo giorno sottotraccia per convincere Kessié. Ma l’idea di un ritorno – in quel di Torino – è un’ipotesi viva in quel della Continassa.

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