Juve-Real Madrid, le pagelle di CM: fenomeno Ronaldo, fallimento Dybala
Juventus-Real Madrid 0-3
JUVENTUS
BUFFON 5: diversamente spettatore rispetto ai match del campionato italiano, non può nulla sulle due reti del fenomeno Cristiano Ronaldo ma con Chiellini la combina grossa all'inizio dell'azione dello 0-2. Lento in uscita su Marcelo.
DE SCIGLIO 4.5: resta a guardare Marcelo quando Isco gli scivola alle spalle in occasione dello 0-1, non sale quando il Real infierisce con lo 0-3.
BARZAGLI 4.5: lui e Chiellini sembrano alla prima partita insieme quando Benzema e Ronaldo li mandano fuori giri.
CHIELLINI 4.5: con Barzagli si divide le colpe finali sul gol di Ronaldo, quelle iniziali sono della Juve tutta. Anche in questa occasione cresce alla distanza trascinando emotivamente tutta la squadra, fino a quando insieme a Buffon non combina il pasticcio da cui nasce l'azione lunga che porta alla meravigliosa rovesciata di Cristiano Ronaldo.
ASAMOAH 5.5: a volte sul filo del rasoio, ma tiene sempre botta. L'evoluzione a terzino è completata da tempo, se la Juve riuscisse ad impedire il suo addio forse si libererebbe di un problema per il prossimo mercato. Ed eviterebbe di donare a zero un giocatore completamente ritrovato all'Inter (69' MANDZUKIC ng: entra che non c'è più la partita).
DOUGLAS COSTA 5: è in grande forma, eppure sbaglia tanto, troppo (69' MATUIDI ng: Allegri rinuncia a lui proprio nella serata più importante).
KHEDIRA 6.5: in tutto il primo tempo è l'unico che prova ad affondare, trascina la Juve nel momento di difficoltà (75' CUADRADO ng: che peccato quella pubalgia...).
BENTANCUR 6: sbaglia alcune letture, ma non è lui a deludere le aspettative giocando con personalità al fianco di Khedira.
ALEX SANDRO 5.5: non si accende mai come potrebbe.
DYBALA 4: doveva essere la sua notte, invece la stecca completamente. Non è la prima volta in queste occasioni, il giallo per simulazione è atto di frustrazione che preoccupa, la seconda ammonizione è un atto di resa che non dovrebbe mai arrivare dal numero dieci.
HIGUAIN 5: meno peggio di Dybala ma comunque non bene.
All. ALLEGRI 5: la Juve inizia dormendo e prosegue giocando con troppa frenesia. Dopo venti minuti si sveglia e ribatte colpo su colpo contro il Real, con coraggio ma senza troppo costrutto. Tradito dagli uomini più rappresentativi, dietro e davanti.
REAL MADRID
NAVAS 6.5: un grande intervento su Higuain, in assoluto quando vede Juve si salva sempre in qualche modo. E la fortuna lo accompagna.
CARVAJAL 7: bel terzino, sa far tutto e lo fa bene.
SERGIO RAMOS 6.5: l'anima del Real è lui. Ma alcuni atteggiamenti decisamente antisportivi, recidivi, non rendono onore al grande difensore che è. Diffidato, salterà la gara di ritorno.
VARANE 7: praticamente segna un gol quando anticipa Barzagli sul cross basso di Higuain a Navas battuto
MARCELO 7: è un regista aggiunto, la butta spesso anche sui “mind games” e vince sempre lui
MODRIC 6.5: a tutto campo, meno preciso del solito ma ugualmente efficace (42' KOVACIC ng).
CASEMIRO 7: se il Real può permettersi tutte queste stelle, il merito è di questo brasiliano di stampo tedesco. Anche graziato dall'arbitro per quel braccio galeotto a fine primo tempo, ma la sua è una strapotenza fisica che lo rende insostituibile
KROOS 6.5: gioca che nemmeno si nota, poi al 35' ci prova da fuori e quasi chiude il discorso qualificazione.
ISCO 7.5: giocatore sublime. Ecco, la forza del Real sta nell'avere in Isco “solo” una delle opzioni, mica un titolare fisso (75' ASENSIO ng).
CRISTIANO RONALDO 9: sapere di partire, almeno, 1-0 nelle partite che contano per davvero è un vantaggio che fa la differenza. Fischiato ad ogni pallone, li trasforma in applausi. La rovesciata che chiude la qualificazione è un gesto tecnico e atletico che rimarrà nella storia.
BENZEMA 6.5: non tocca la palla ma il suo movimento che manda in tilt Barzagli e Chiellini innesca Cristiano Ronaldo almeno quanto l'assist di Isco (59' VAZQUEZ 6: partecipa alla festa madridista).
All. ZIDANE 7.5: in Champions non ne sbaglia una. Il Real Madrid ha tutto: classe, esperienza, personalità. E saper gestire una rosa del genere può sembrar semplice solo a chi non deve farlo. Fenomeno in campo, fenomeno in panchina.