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Juve, Ramsey fuori dagli Europei: ora è il primo nella lista delle cessioni
LE CONDIZIONI - Che il divorzio sia opzione gradita ad entrambe le parti si evince anche dalle parole pronunciate dal centrocampista durante Euro 2020, che il gallese chiude con un gol all'attivo, nell'ambito di prestazioni quasi mai convincenti (se si eccettua la vittoria sulla Turchia). Ricordiamo che, parlando dei due anni trascorsi a Torino, Ramsey non è stato molto gentile nei confronti della Juve: "Le ultime due stagioni sono state molto difficili, frustranti, non solo dal punto di vista fisico. Ci sono stati fattori e cambiamenti ai quali non ero abituato". Detto della volontà comune di salutarsi, trovare una soluzione che accontenti tutti non è facilissimo, perché restano l'ostacolo dell'ingaggio da 7 milioni netti per altre due stagioni, associato ai 2,8 milioni previsti per il suo agente in caso di permanenza (che però possono facilmente trasformarsi in un incentivo all’esodo).
LA POSIZIONE DELLA JUVE E L'INGHILTERRA - La posizione della Juve è chiara: Ramsey può partire senza problemi, ma non gratis e possibilmente senza pagare una buonuscita o parte dell'ingaggio. Diversa ovviamente è la posizione dei club potenzialmente interessati al classe 1990, fra i quali c'è l'Arsenal. I Gunners sarebbero la destinazione preferita da Ramsey, ma il club londinese non sarebbe disposto a versare un euro per il cavallo di ritorno. Da parte sua, per tornare 'a casa', il numero 8 della Juve sarebbe anche disposto ad abbassarsi l'ingaggio, ma potrebbe anche non bastare senza un accordo fra i club per il cartellino. Le altre piste, meno gradite al giocatore, portano comunque tutte in Inghilterra: Crystal Palace, West Ham ed Everton.