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    Juve rabbiosa, questa volta 3 gol bastano: Chiesa l'uomo in più, non sbaglia una partita!

    Juve rabbiosa, questa volta 3 gol bastano: Chiesa l'uomo in più, non sbaglia una partita!

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Ronaldo risponde con tre gol. Il primo a chi lo accusa di essere il principale responsabile della bocciatura della Juventus in Champions. Il secondo all’Inter, che si era portata a più 13 dopo il successo sul Torino. E il terzo a Lukaku, che lo aveva avvicinato nella classifica dei cannonieri e ora invece è ancora più lontano, a 4 gol di distanza. Tanto Ronaldo, ma anche tanto Chiesa e tanta Juventus, perché la squadra di Pirlo mette al sicuro il successo in poco più di mezz’ora, chiudendo con la terza vittoria consecutiva in campionato con tre gol, dopo il 3-0 allo Spezia e il 3-1 alla Lazio. Prima sconfitta, invece,  per il nuovo Cagliari rilanciato da Semplici, che si illude di tornare in partita soltanto nella ripresa dopo il gol di Simeone. Troppo poco, comunque, per azzerare il netto divario tecnico tra le due squadre in generale e la voglia di rivincita della Juventus in particolare.  

    BASTA MEZZ’ORA - Contro il Porto, infatti, la Juventus aveva impiegato più di un’ora e mezzo per segnare tre gol, comunque inutili per qualificarsi in Champions. Contro il Cagliari, invece, le basta poco più di mezz’ora per farni altri tre, ma almeno stavolta mette al sicuro la vittoria con abbondante anticipo. Merito di Cristiano Ronaldo, autore di un’esaltante tripletta, ma anche dei suoi compagni che aggrediscono gli avversari, come avrebbero dovuto fare contro il Porto.

    C2 E CR7 - Chiesa, schierato a sinistra nel 4-4-2, completato a centrocampo da Danilo, Kulusvski e Rabiot, conferma di essere il più in forma di tutti perché è lui a scattare sulla fascia e a crossare al centro per Ronaldo, guadagnando il primo angolo della partita. E dalla bandierina Cuadrado pennella un pallone perfetto per la testa di Ronaldo, che schiaccia in rete e firma l’1-0 dopo appena 10’. Un’azione non casuale, perché costruita da Chiesa e Cuadrado, la C2 che non sbaglia mai né in campionato né in Champions, perfezionata dall’uomo più discusso dopo martedì scorso.

    CONTROPIEDE FATALE - Colpito, ma non ancora affondato definitivamente, il Cagliari prova ad avvicinarsi a Szczesny con la spinta di Naingollan, Duncan e Marin tra i due esterni Zappa e Nandez, i cinque centrocampisti nel 3-5-2 di Semplici. L’errore, però, è quello di concedere troppo spazio ai bianconeri che sfruttano nel modo migliore l’arma del contropiede. E così Morata vola sulla destra, come aveva fatto prima Chiesa, e scodella un bel pallone per Ronaldo che anticipa Cragno in disperata e scorretta uscita sul portoghese. E’ un rigore netto, senza bisogno di verifiche al Var, e dal dischetto Ronaldo concede il bis. La lezione, però, non basta al Cagliari perché, al di là di una punizione di Marin bloccata senza problemi da Szczesny, i rossoblù patiscono le rabbiose reazioni della Juventus ancora spietata in contropiede con il solito Chiesa che parte alla sua maniera e smarca Ronaldo, perfetto con il suo movimento di gambe concluso dal chirurgico sinistro del 3-0. Abbracci di tutti i bianconeri a lui e virtuali fischi al suo ex compagno Rugani, terzo difensore di sinistra in linea con Ceppitelli e Godin, che dovrebbe cercare di contrastarlo e invece gli concede troppa libertà. 

    ORGOGLIO CAGLIARI - All’intervallo nessuno può avere il minimo dubbio sul successo della Juventus e proprio per questo forse i bianconeri abbassano la tensione, favorendo la reazione d’orgoglio del Cagliari più pericoloso nei primi 15’ della ripresa che in tutto il primo tempo. Malgrado il rientro di capitan Chiellini al fianco di De Ligt, tra Cuadrado e Alex Sandro, poi sostituito da Bernardeschi, la difesa a quattro non protegge abbastanza Szczesny, prontissimo a deviare le conclusioni pericolose di Duncan e Marin. Poi, però, al terzo tentativo dei padroni di casa, il portiere bianconero non può evitare il gol di Simeone bravissimo a deviare al volo il cross da destra di Zappa. 

    FINALE AL RISPARMIO - Forse perché paga la stanchezza fisica e psicologica per i dispendiosi, ma inutili, 120’ di martedì, la Juventus della ripresa dà l’impressione di giocare al risparmio, regalando tardive illusioni al Cagliari. E quindi fa bene Pirlo a cambiare altri quattro uomini, inserendo Bonucci, McKennie, Arthur e Frabotta, al posto di Chiellini, Morata, Cuadrado e Chiesa. Anche Semplici prova ad affidarsi a forze fresche, con Deiola, Klavan, Asamoah, Cerri e Pereiro che sfiora subito il gol, ma l’ultimissima occasione è per Ronaldo che fallisce la conclusione di un esagerato 4-1. Perché stavolta tre gol (a uno e non a due) bastano e avanzano per continuare a sognare una clamorosa rimonta in campionato.

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    IL TABELLINO

    Cagliari-Juventus 1-3 (primo tempo 0-3)

    Marcatori: 10' & 25' (rig), 33' p.t Ronaldo (J), 16' s.t Simeone (C)

    Assist: 10' p.t Cuadrado (J), 16' s.t Zappa (C)

    Cagliari (3-5-2): Cragno; Ceppitelli (24' s.t Klavan), Godin, Rugani (35' Pereiro); Zappa (24' s.t Asamoah), Nainggolan, Duncan (35' s.t Deiola), Marin, Nandez, Joao Pedro, Simeone (35' s.t Cerri). All. Semplici

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (38' s.t Frabotta), de Ligt, Chiellini (25' s.t Bonucci), Danilo; Chiesa (38' s.t Arthur), Rabiot, Alex Sandro (34' p.t Bernadeschi); Kulusevski, Morata (25' s.t McKennie), Ronaldo. All. Pirlo

    Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo

    Ammoniti: 14' p.t Ronaldo (J), 18' p.t Cuadrado (J)

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