Juve, questa volta è Higuain a non gradire il cambio: solo Ronaldo è insostituibile
Nicola Balice, inviato a Torino
Maurizio Sarri è sempre stato piuttosto chiaro a riguardo: è normale che un giocatore non voglia essere sostituito, sarebbe strano il contrario. Quindi rientra nella normalità anche la reazione di Gonzalo Higuain, pizzicata dalle immagini di telecamere e fotografi. Il Pipita è stato tutt'altro che felice al momento del cambio, con il tecnico bianconero che ha cercato di tranquillizzarlo. D'altronde c'è poco da spiegare: i momenti del tridente da bar saranno individuati chirurgicamente, per il resto uno tra Higuain e Paulo Dybala deve restare fuori. Questa volta è toccata alla Joya iniziare in panchina, Sarri l'ha spiegata così, a modo suo, in conferenza stampa: “Quando faccio la formazione vado a dormire un pò così...lasciare in panchina Dybala è una bestemmia ma con tutti questi giocatori offensivi non è semplice”. E poi è toccata a Higuain uscire prima del tempo. LA GESTIONE – Questione di equilibri tattici. Quest'anno il Pipita ha sempre accettato ogni decisione di Sarri, che ha saputo rilanciarlo e rimetterlo al centro del progetto. Anche al centro dell'attacco, si intende. Ora piuttosto la differenza tra lui e Dybala sembra legata alla scelta del trequartista, sempre in assenza di all in, si intende. Con un trequartista centrale, il titolare è diventato strada facendo Dybala. Con Douglas Costa o in assoluto un tridente ampio, tocca a Higuain riempire l'area al fianco di Cristiano Ronaldo. Lui sì, in campo sempre e comunque, non potrebbe essere altrimenti. Per il resto è tutta una questione di equilibri, di gestione. Se poi qualcuno sbuffa e storce il naso, fa parte del gioco.