Juve come il Bayern, quasi 500 milioni spesi in Italia. E già altri tre nel mirino
460 MILIONI E OLTRE - La cifra dal 2010 non lascia spazio a dubbi, la Juventus - tra acquisti a titolo definitivo, prestiti, scambi e investimenti di ogni tipo - ha speso 464 milioni di euro per i giocatori dalla Serie A da inserire in rosa, compresi quelli che la maglia bianconera non l'hanno praticamente mai vestita come Gabbiadini o Berardi, ad esempio. E tantissimi sono i milioni guadagnati dalle cessioni di alcuni di questi giocatori, oppure le valutazioni cresciute in determinati scambi che hanno consentito alla Juve di fare altre operazioni. Una politica che ha pagato sul campo con le vittorie, ma anche sul mercato a livello di bilancio. Il 73% degli acquisti della Juve dal 2010 arriva dalla Serie A, solo il 27% dall'estero. Un'idea che Marotta e Paratici hanno sposato ancora prendendo Rincon, presto sarà ancora il momento degli italiani purosangue. Come Orsolini, appunto.
GIOIELLI ITALIANI - Non è tutto, perché Marotta e Paratici vogliono continuare a investire non solo sui giocatori già battezzati dal nostro campionato, ma soprattutto sugli italiani. Così è stato anche per Mattia Caldara, grosso affare su cui la Juve ha puntato forte. E in particolare, ce ne sono altri tre nel mirino per il futuro prossimo: Alex Meret, portiere dell'Udinese in prestito alla Spal, è un osservato speciale bianconero. Proprio come quel Domenico Berardi che la Juve non ha mai perso di vista, ma su cui l'Inter rimane attentissima. Sfida aperta. Mentre deve ancora dimostrare molto Filippo Melegoni, centrocampista classe '99 dell'Atalanta con enormi margini di crescita. Eppure, i bianconeri lo seguono già spesso. Ecco perché il futuro è in direzione chiara, si investe in Italia. Ancora.