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    Juve, quanti dubbi sulla gestione di Kulusevski: dal ruolo al morale basso, a dicembre è ancora 'da Parma'?

    Juve, quanti dubbi sulla gestione di Kulusevski: dal ruolo al morale basso, a dicembre è ancora 'da Parma'?

    • Alessandro Di Gioia
    "Kulusevski? E' un giocatore giovane, non può giocare tutte le partite. Ha giocato in Nazionale, gioca nella Juventus. Ricordiamoci che viene dal Parma e non tutte le partite sono uguali. Il peso della palla è diverso che giocare alla Juventus e al Parma": i pensieri dell'allenatore bianconero Andrea Pirlo dopo il pari col Benevento richiamano in maniera sinistra quelli del tecnico dell'Inter Antonio Conte, che aveva parlato nello stesso modo di Nicolò Barella e Stefano Sensi, arrivati rispettivamente da Cagliari e Sassuolo, dopo la cocente sconfitta di Dortmund contro il Borussia nella passata stagione.

    DAL RUOLO AL MORALE, QUANTI DUBBI - Quel che è certo è che il rendimento di Kulusevski a Torino al momento è un laconico sorriso a metà: un grande talento che non riesce a dare continuità ai colpi, alle giocate, ai gol e alle prestazioni. La gestione del classe 2000 da parte dell'allenatore non è stata omogenea: non c'è un ruolo, non c'è una posizione da ricoprire, non c'è una missione e non c'è nemmeno chiarezza, dati i sempre più frequenti dubbi da parte del calciatore su quello che deve fare in campo.

    LO SCARSO MINUTAGGIO - Negli ultimi tempi, oltre alle prestazioni, sta mancando anche il minutaggio, sceso vertiginosamente dopo gli esordi da sempre presente: 29 minuti col Verona, dodici con lo Spezia, 28 con il Benevento, tutte gare complicate per i bianconeri. ​Il sistema di gioco con lui e Chiesa esterni sembra non funzionare. 

    O LUI O DYBALA, MA E' DAVVERO ANCORA 'DA PARMA?' - Nello scacchiere bianconero, dunque, al momento il posto per lui non c'è, o meglio, ci sarebbe, ma è ricoperto da Paulo Dybala: i due per ora non possono coesistere, o almeno così pare. L'ex Parma rende al meglio se è posizionato vicino alla porta, non se deve fare il tornante e coprire una zona di campo troppo vasta. Le parole di Pirlo a fine gara non hanno fatto altro che accendere maggiormente la miccia, per il morale, già non alto, dello svedese: possibile che, due mesi dopo, Kulusevski sia, con tutto il rispetto, ancora "da Parma", quando non lo sembrava più nemmeno quando a Parma ci giocava?

    @AleDigio89

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