Juve, quanti dubbi in attacco: anche Morata è sotto osservazione e se arrivano due colpi...
Cambiare per migliorare e lasciarsi alle spalle un'annata di transizione e rodaggio più complicata del previsto. Con la necessità di ripristinare un equilibrio non soltanto all'interno della squadra di Pirlo o di chi eventualmente verrà scelto al suo posto, ma anche e soprattutto nei conti. E' con questi propositi che l'area tecnica della Juventus inizia ad immaginare la stagione che verrà, nella quale una delle missioni principali sarà ridisegnare un reparto d'attacco sempre meno dipendente dai colpi di Cristiano Ronaldo. E che, rispetto ad oggi, potrebbe vedere l'uscita di molti dei suoi attuali protagonisti, da Dybala a Bernardeschi passando per Morata.
TUTTI IN DISCUSSIONE - Se le cessioni dell'argentino e dell'ex viola nascono da esigenze di bilancio e da scelte tecniche profondamente legate a questioni contrattuali - in particolare per la Joya - e suggestivi scenari di mercato, sta assumendo contorni inaspettati la vicenda relativa al centravanti spagnolo tornato a Torino dopo le parentesi non del tutto convincenti a Madrid, su entrambe le sponde, e al Chelsea. Dopo una prima metà di stagione su altissimi livelli, soprattutto in Champions League, Morata è andato incontro a una serie di oggettive difficoltà da gennaio in avanti, complici i problemi fisici accusati a inizio 2021 e le difficoltà generali della Juventus di Pirlo ad esprimere un gioco convincente. Con l'Atletico esiste un patto tra gentiluomini che prevede la permanenza del numero 9 a Torino anche per il prossimo campionato, che si tratti di rinnovare il prestito fino al 2022 per 10 milioni di euro o esercitando il diritto di riscatto fissato a 45. Ma in casa bianconera tante delle presunte certezze di qualche mese sono finite a loro volta in discussione e il futuro di Morata non fa eccezione.
UNO O DUE ACQUISTI - Le valutazioni sulla permanenza del nazionale spagnolo sono legate anche agli obiettivi che Paratici e Nedved riusciranno a perseguire per trovare finalmente uno o più successori di un centravanti come Higuain, capace nelle sue stagioni migliori di garantire una ventina di reti nel corso di una stagione. Perché, mentre si rincorrono di continuo le indiscrezioni su un possibile scambio col Paris Saint-Germain per riportare in Italia Mauro Icardi e far fare il viaggio in direzione opposta a Paulo Dybala, trovano altrettante conferme i rumors su un interesse mai sopito per l'ex Napoli Arkadiusz Milik, passato soltanto pochi mesi fa al Marsiglia, ma in grado di liberarsi già il prossimo giugno a fronte del pagamento di una cifra tra i 10 e i 15 milioni di euro. In alcune recenti dichiarazioni, il tecnico dell'OM Sampaoli ha paventato il rischio di perdere il suo centravanti dopo solo una metà di stagione e a Torino, dopo il tentativo abortito durante la gestione Sarri di arrivare al polacco, sta nascendo la tentuazione di riprovarci. Senza dimenticare in questo quadro di rinnovamento, il "terzo incomodo" Scamacca, altro profilo gradito nel clan bianconero e che potrebbe essere oggetto di nuove discussioni col Sassuolo. Cambiare per migliorare, con un occhio anche ai conti: in casa la strategia per il futuro prende forma.
TUTTI IN DISCUSSIONE - Se le cessioni dell'argentino e dell'ex viola nascono da esigenze di bilancio e da scelte tecniche profondamente legate a questioni contrattuali - in particolare per la Joya - e suggestivi scenari di mercato, sta assumendo contorni inaspettati la vicenda relativa al centravanti spagnolo tornato a Torino dopo le parentesi non del tutto convincenti a Madrid, su entrambe le sponde, e al Chelsea. Dopo una prima metà di stagione su altissimi livelli, soprattutto in Champions League, Morata è andato incontro a una serie di oggettive difficoltà da gennaio in avanti, complici i problemi fisici accusati a inizio 2021 e le difficoltà generali della Juventus di Pirlo ad esprimere un gioco convincente. Con l'Atletico esiste un patto tra gentiluomini che prevede la permanenza del numero 9 a Torino anche per il prossimo campionato, che si tratti di rinnovare il prestito fino al 2022 per 10 milioni di euro o esercitando il diritto di riscatto fissato a 45. Ma in casa bianconera tante delle presunte certezze di qualche mese sono finite a loro volta in discussione e il futuro di Morata non fa eccezione.
UNO O DUE ACQUISTI - Le valutazioni sulla permanenza del nazionale spagnolo sono legate anche agli obiettivi che Paratici e Nedved riusciranno a perseguire per trovare finalmente uno o più successori di un centravanti come Higuain, capace nelle sue stagioni migliori di garantire una ventina di reti nel corso di una stagione. Perché, mentre si rincorrono di continuo le indiscrezioni su un possibile scambio col Paris Saint-Germain per riportare in Italia Mauro Icardi e far fare il viaggio in direzione opposta a Paulo Dybala, trovano altrettante conferme i rumors su un interesse mai sopito per l'ex Napoli Arkadiusz Milik, passato soltanto pochi mesi fa al Marsiglia, ma in grado di liberarsi già il prossimo giugno a fronte del pagamento di una cifra tra i 10 e i 15 milioni di euro. In alcune recenti dichiarazioni, il tecnico dell'OM Sampaoli ha paventato il rischio di perdere il suo centravanti dopo solo una metà di stagione e a Torino, dopo il tentativo abortito durante la gestione Sarri di arrivare al polacco, sta nascendo la tentuazione di riprovarci. Senza dimenticare in questo quadro di rinnovamento, il "terzo incomodo" Scamacca, altro profilo gradito nel clan bianconero e che potrebbe essere oggetto di nuove discussioni col Sassuolo. Cambiare per migliorare, con un occhio anche ai conti: in casa la strategia per il futuro prende forma.