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    Juve: Quagliarella torna all'Udinese per Muriel?

    Juve: Quagliarella torna all'Udinese per Muriel?

    Matri, Quagliarella, Giovinco e Vucinic vogliono restare: "Per ora ci siamo noi". Ma la Juve...
    Quella voglia di Juve, di traguardare altri successi di squadra e centrare nuovi obiettivi personali. La storia recente dice che per ottenere successi in Italia è meglio indossare la maglia bianconera. Molti giocatori che con Conte  hanno vinto nella passata stagione, e alcuni che invece sono arrivati a Vinovo solo l’estate scorsa, sono già pressoché certi della conferma. Altri, in particolare concentrati nel reparto offensivo, sono a caccia del via libera da parte del tecnico bianconero (se, come sembra, sarà ancora lui il tecnico della Juventus) per continuare un’avventura comune.

    «NON SONO UN PRECARIO DELLA JUVE» - In tal senso va incastrata la serata bergamasca di Alessandro Matri : un gol per attirare a sé le simpatie dell’ambiente, un appello che suona un po’ così: «Io alla Juve posso starci benissimo». Questo il sunto di un ragionamento più ampio. Matri non si tira indietro, traccia il confine dei propri limiti, ma difende il suo lavoro. In questo modo: «Non mi sento un precario. Sono un calciatore forte che gioca in un club forte. Certo, se resterò in bianconero vorrò essere un elemento importante, considerato dalla società come è sempre stato. Lo scatto per vincere in Europa? Se punti al successo in Champions i campioni servono, e con i campioni è bello confrontarsi, per quanto possa aumentare la concorrenza. Non penso di essere un peso, alla Juve, ma so che devo migliorare. Ad esempio nel far salire la squadra piuttosto che cercare sempre di attaccare lo spazio. Ibrahimovic ? Non ho vergogna a dire che è più forte di me. Detto questo, fino a prova contraria resterò alla Juve al 100%». Ecco Matri, tra difetti e pregi. Se sulla bilancia prevarrà un aspetto oppure l’altro, dipenderà da Antonio Conte. Matri ha chance di permanenza e addio quasi equivalenti. Nel caso, è uno di quegli attaccanti che i bianconeri potranno cedere con relativa facilità. Perché tecnicamente appetibile e perché lo stipendio, pur alto, rientra nei parametri di diversi club.

    ASSE CON UDINE: QUAGLIARELLA-MURIEL - La Fiorentina, per citare una società che ne gradirebbe l’acquisto, potrebbe sostenere gli emolumenti dell’ex del Cagliari (2,2 milioni). Mentre Quagliarella , altro elemento che piace al club dei Della Valle , con i 2,5 milioni di stipendio che si porta appresso sfora il tetto imposto dai viola. Stando così le cose è arduo pensare a un ritorno di Quagliarella a Udine. Per quanto, nei discorsi su Muriel , il club dei Pozzo  abbia sondato il terreno. L’eventuale scelta della Juventus di cedere uno tra i due calciatori, quindi, si scontra con i costi delle operazioni che le società acquirenti dovrebbero affrontare. In più, su Quagliarella, l’agente Bozzo  va ripetendo: «Fabio vuole restare alla Juve, ma nel caso si muoverebbe solo per un altro grande club». Del lotto, quello che avrebbe più pretendenti, limitandosi all’ingaggio, è Giovinco  (1,5 milioni). Un intoccabile di Conte fino a gennaio, prima di uscire gradualmente dai riflettori. Anche il prodotto del settore giovanile bianconero è stato avvicinato alla Fiorentina, nell’ambito dei sondaggi su Jovetic , ma per questioni pure di natura tattica non è su Giovinco che cade la preferenza dei gigliati. E Vucinic ? Prende 3 milioni, quindi ha una (teorica) rosa di pretendenti più scarna. Almeno in Italia. Ci potrebbe stare il passaggio al Napoli, se i discorsi su Cavani  dovessero proseguire. Sul montenegrino si sono registrati gli apprezzamenti di alcuni club esteri. Piste che potrebbero essere battute con più convinzione su sollecitazione dello stesso attaccante. Per rendere al meglio delle sue possibilità, Vucinic ha bisogno di sentire piena fiducia attorno a sé. Dovesse diventare il quarto, quinto attaccante nelle scelte di Conte, sarebbe il primo a chiedere la cessione. Infine, è evidente, nel caso in cui uno o più dei quattro attaccanti in questione fosse utilizzato quale pedina di scambio, la Juve dovrebbe adottare una precisa strategia di convincemento. Il desiderio comune a tutti resta la conferma. Poi si vedrà.


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