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    Juve, Quagliarella: 'Io al Mondiale? Ci punto e ci credo'

    Juve, Quagliarella: 'Io al Mondiale? Ci punto e ci credo'

    Fabio Quagliarella ha rilasciato una lunga intervista a Juventus TV. 'Ora sto bene, fortunatamente il mio ritorno è valso una vittoria e un pareggio con il Real Madrid, che non è da buttare - ha dichiarato l'attaccante -. A volte sono un po' scaramantico; sono mancato prima di partire e abbiamo perso, quindi ho detto: mi sa che devo ritornare con la squadra. Juventus-Napoli? Credo che sarà una partita stupenda, me lo auguro anche per i tifosi. Il Napoli è la mia squadra, quella che ho sempre tifato; la affronto da ex da due-tre anni a questa parte, quindi è sempre una partita particolare, come tutte quelle contro le mie ex squadre'. 

    'La squadra c'è, ci siamo anche rinforzati rispetto all'anno scorso; dobbiamo cercare di limitare alcuni errori individuali - ha spiegato Quagliarella -. Se miglioriamo in quello sicuramente ci possiamo togliere delle gran belle soddisfazioni, ma il mister ci sta lavorando. I risultati comunque ci danno ragione, perchè siamo in corsa su tutto. In Champions possiamo dire ancora la nostra e possiamo superare il turno, che è l'obiettivo numero uno. La sconfitta del Galatasaray ci ha dato una grossa mano, è inutile nasconderlo, però siamo artefici del nostro destino. Dipende tutto da noi: dobbiamo giocare come abbiamo fatto contro il Real Madrid e come abbiamo sempre fatto nelle ultime partite, affrontando queste due gare di Champions con il coltello fra i denti. Andrea Agnelli? E' una persona squisita, per noi è un motivo di orgoglio che il presidente venga a vederci in allenamento e ci chieda del nostro stato fisico'.

    Quagliarella ha inoltre raccontato un retroscena sulla traversa che ha propiziato il gol contro il Parma: 'Mancava circa un quarto d'ora alla fine, e prima di entrare i miei compagni, soprattutto Storari e Peluso, mi fanno: Oh, mi raccomando mo' che entri. Gli dico: Cosa devo fare? E loro: Tira da qualsiasi posizione. Prima palla che prendo, me la sposto, sono spalle alla porta e il mio primo pensiero è che il portiere non si aspetta il mio tiro. Conoscendo poi il mio modo di calciare, so che se la colpisco come dico io posso sorprenderlo. E infatti è uscita quella giocata lì, perfetta. Peccato per me, tra virgolette, che la palla non sia entrata, però è stato bravo Paul a seguirla'. 

    Quanto alle pretendenti per lo scudetto, Quagliarella non fa torto a nessuno: 'A me piace tantissimo come gioca la Fiorentina, quindi è una squadra che può dare fastidio; poi c'è l'Inter, che non ha le coppe... La Roma sta facendo qualcosa di straordinario e i punti che ha li merita tutti, noi e il Napoli siamo dietro a rincorrere. E' un po' più in difficoltà il Milan, ma ha dei grandi giocatori che da un momento all'altro possono riprendersi a fare un filotto di vittorie. Credo sia un bellissimo campionato, si deciderà tutto nel rush finale'.

    'Un mio idolo da ragazzo? Seguivo tantissimo Vincenzo Montella, anche perché è napoletano come me: era un giocatore straordinario, l'ho sempre amirato - ha concluso l'attaccante bianconero -. L'infortunio di inizio 2011? Sicuramente mi ha penalizzato: sono stato sei mesi fuori, poi dopo essere rientrato in un'amichevole ho preso di nuovo una botta al ginocchio e mi sono fermato per un altro mese... è stata dura. Sicuramente ho perso quasi un anno, avrei segnato qualche gol in più in carriera. Però va bene, faceva parte di quel percorso: sono molto fatalista, doveva andare così. Io sono un tipo con la testa dura, quindi difficilmente mi abbatto. Con la Nazionale ai Mondiali? Io ci punto e ci credo, devo essere sincero. Non voglio avere rimpianti, quindi do tutto. Io spero che Prandelli guardi anche all'attacco della Juventus, che non è poi così scarso'.

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