Juve, promossi e bocciati: bene i nuovi, Rugani già pronto, Barzagli in affanno
Prove di serie A per la Juve, dopo le due precedenti sfide con Barcellona e Psg. E quella proposta da Allegri è stata una formazione meno sperimentale, l'inserimento di Douglas Costa unito all'aumento di minutaggio dei titolari ha permesso al tecnico di non dover inventare niente di strano. Molto quadrata la Juve del primo tempo, del tutto simile a quella della passata stagione con la positiva prima di Rugani. Cambia poco nella ripresa, confermando l'intenzione di avvicinarsi a passi spediti verso la Juve da dover proporre con la Lazio in Supercoppa: e quando la formazione cambia, la squadra perde riferimenti e misure.
PROMOSSI
RUGANI – Niente di eccezionale, ma al debutto stagionale si fa trovare subito pronto. Sarà la sua stagione, dovrà essere l'anno in cui guadagnarsi i galloni del titolare. Contro la Roma dona equilibrio alla squadra, piacendo molto più di un Benatia ancora spesso in affanno.
ALEX SANDRO – Le voci di mercato e quell'offerta che da Londra sponda Chelsea sembra pronta a partire non lo distraggono nemmeno un po', almeno a quanto dimostra sul campo. Padrone assoluto della fascia sinistra, controlla un propositivo Defrel e sforna un assist col contagiri per Mandzukic in occasione del gol.
MANDZUKIC – Molto più centrale del solito, gioca da centravanti aggiunto lasciando spazio alle percussioni di Alex Sandro. In una posizione più nelle sue corde fatica meno e si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Il gol gli dà fiducia, per il momento il titolare è ancora lui.
I NUOVI ACQUISTI – Bentancur non fa cose straordinarie, ma da quando entra in campo tocca un'infinità di palloni giocandoli sempre in maniera pulita, sia sul corto che sul lungo. Douglas Costa si accende tardi, spesso fumoso ma lancia sprazzi di grande qualità. L'atteggiamento di Bernardeschi è subito giusto, soffre anche in difesa e si propone sempre in attacco. E De Sciglio imbriglia Perotti senza paura.
BOCCIATI
PJANIC – E' una Juve che tiene meno il pallino del gioco ma verticalizza appena può. Un orientamento che dovrebbe essere nelle sue corde, ma in questa occasione non trova le misure per dettare i tempi.
BENATIA – In ritardo di condizione, perde un paio di volte Dzeko e incappa in un'ingenuità che poteva costare il rigore: l'arbitro opta per la simulazione di Perotti, ma il marocchino entra in ritardo e in maniera scomposta.
BARZAGLI – Sarà un caso, ma tutti i gol subiti dalla Juve in questa ICC sono arrivati con lui in campo a comandare la difesa.
LICHTSTEINER - Kolarov con un tempo in più sulle gambe gli va sempre via.
@NicolaBalice