Juve Primavera, le pagelle di CM: Kastanos incanta, Vadalà sfortunato
Juventus-Inter 0-1
AUDERO 6: l'influenza di Romagna gli regala una serata da capitano allo Stadium. Incolpevole sul gol, fa buona guardia per il resto della partita
LIROLA 6: parte col freno a mano tirato, forse schiacciato dalle grandi aspettative dopo una stagione a cinque stelle. Cresce alla distanza, ma nel complesso gioca al di sotto di come aveva abituato
BLANCO MORENO 5.5: cade anche lui nel calderone dei “colpevoli” in occasione del gol di Bonetto, sbagliando completamente l'intervento che poi porta all'inserimento vincente del centrocampista nerazzuro
SEVERIN 5.5: in campo al posto di Romagna, balla un po' troppo per tutta la partita, non chiudendo a dovere lo specchio a Bonetto in occasione del gol.
ZAPPA 6: tiene la posizione confermando i progressi in fase difensiva, ma non accompagna a dovere in fase di spinta (41' st COCCOLO ng)
MACEK 6: tutto nervo e polmoni, corre per novanta minuti senza fermarsi un attimo
BOVE 5.5: sanguinoso il pallone che perde dando il la al vantaggio nerazzurro, reagisce con personalità continuando a provare a dettare i tempi del gioco bianconero (30' st TOURE ng)
CASSATA 6.5: quando accelera spezza in due la mediana dell'Inter, prende per mano la Juve nel momento di maggiore difficoltà
KASTANOS 7: insieme a Cassata prova a trascinare i suoi, sfornando giocate di alta scuola. Il più giovane in campo tra i bianconeri, appare forse il calciatore più pronto. Anche lui però spreca una clamorosa occasione nel primo tempo.
VADALA' 6.5: due gol annullati per fuorigioco (correttamente), due pali a metà tra l'errore (il primo) e la sfortuna nera (il secondo). Il premio “Paperino” della serata è tutto suo (22' st DI MASSIMO 6: entra e prova ad alzare il ritmo, quando per la Juve non ne ha già più)
FAVILLI 5.5: spreca almeno tre occasioni clamorose, paga anche lui l'emozione della serata. Però c'è sempre, il gol arriverà. Magari a San Siro.
All. GROSSO 6: la sua Juve dopo i fasti di Viareggio ritrova alcune pedine importanti, ma stecca la prima mezz'ora a caccia dei tempi e degli spazi in uno stadio vero. Poi cresce alla distanza, costruendo un'occasione da gol dietro l'altra, senza fortuna. Il triplete si allontana, ma rimane assolutamente alla portata della sua Primavera.