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Juve-Pjanic, nuovi contatti: il ritorno è possibile con ingaggio ridotto, ma servono le cessioni
LA SITUAZIONE – Il Barcellona aspetta solo che Pjanic dica dove andrà. Il club blaugrana gli concederà il trasferimento gratuito a patto di non richiedere buonuscita, nonostante sia stato messo a bilancio appena un anno fa per 60 milioni più bonus. Allo stesso modo Pjanic può andare anche in prestito altrove, sempre senza richiedere però pagamento nemmeno parziale dell'attuale ingaggio. A queste condizioni la Juve non solo non dice di no, ma giorno dopo giorno sta capendo di trovarsi davanti a un'occasione irripetibile, per quanto sappia che la Uefa terrà particolarmente d'occhio un'operazione simile. Però il ritorno di Pjanic è tutt'altro che immediato. Prima di tutto perché c'è sempre quel problema di intasamento dell'organico e del monte ingaggi, Aaron Ramsey su tutti congestiona l'operazione. E comunque il bosniaco dovrebbe abbassarsi lo stipendio: gli attuali 8,5 milioni netti sono fuori portata, la richiesta fa ancora riferimento all'ingaggio percepito ai tempi della Juve da 6,5 milioni ma il club bianconero vorrebbe abbassare ancora fino a non più di 5 milioni. Anche perché Pjanic non rientrerebbe tra i giocatori che possono sfruttare l'ormai noto decreto crescita. Non è in ogni caso una questione economica, l'accordo arriverebbe anche facilmente. Pjanic vuole tornare alla Juve, per questo motivo ha messo in stand-by tutte le altre proposte ricevute, tante e importanti.