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Juve, Pjanic: 'Ho molta fiducia, mi piace come giochiamo. Allenare? Ci penso'
SULLE LETTURE DI GIOCO - "E' un aspetto che ho curato, provo a migliorarmi di continuo. E' fondamentale intercettare i segnali visivi del portatore di palla. Mi piace giocare di prima, vedere la giocata in anticipo".
SUI MIGLIORAMENTI - "L'età non conta quando sei un perfezionista, si tratta di un dettaglio. Se vivi con l'ambizione di fare qualcosa in più, trovi uno stimolo. Voglio eseguire al meglio i miei compiti e rispondere con precisione alle richieste che mi vengono fatte".
SULLA FIDUCIA - "Ne ho molta in me stesso, non potrebbe essere altrimenti. Ogni sportivo dev'essere forte nella testa, altrimenti non va avanti. Non è semplice essere sempre sicuri di sé. Quando si è giovani è difficile trovare un equilibrio. E' un up and down continuo, devi essere bravo a tirare dritto. Sono abituato a non vedere nulla di impossibile o irrealizzabile".
SUL RAZZISMO - "Provo rabbia e dispiacere, il razzismo è ignoranza totale. Servono gesti forti e punizioni esemplari, individuando i responsabili e cacciandoli dal calcio".
SUL RUOLO DI ALLENATORE - "E' affascinante e difficile. Sono stimolato dai diversi metodi degli allenatori, dall'altra mi rendo conto che gestire un gruppo è difficile. Se riuscissi a rubare qualcosa da tutti gli allenatori che ho avuto, sarei un grande tecnico. Non la scarto come opzione".