AFP/Getty Images
Juve: Pjanic e Higuain due problemi per Allegri. Il turn-over vale per tutti
Calma e sangue freddo. Il mercato roboante nel corso dell'estate ha creato troppe aspettative attorno alla Juventus, ma non bisogna mai dimenticare che molti dei nuovi arrivati si sono messi a disposizione di Allegri solamente ai primi di agosto e quindi di tempo per assemblarli nell'impianto di squadra non è stato poi molto. Mi sembra di rivedere molte delle difficoltà emerse nella prima parte della scorsa stagione, problemi di condizione fisica da ricercare giocando partita dopo partita e di giocatori nuovi da inserire in un contesto tattico a loro sconosciuto.
PROBLEMA PJANIC - Il centrocampo è da sempre il reparto più delicato sul quale intervenire ed è quello che sta presentando le criticità maggiori anche ad Allegri. La materia prima è di grandissima qualità, ci sono calciatori di spiccata personalità ma integrarli assecondando le loro caratteristiche non è e non sarà semplice. Per esempio, Pjanic a Roma ha dato il meglio di sè giocando da mezzala, più vicino alle punte, piuttosto che da regista davanti alla difesa. Premesso che il bosniaco ha le qualità per giocare ovunque, con due compagni di reparto come Khedira e Asamoah, giocatori preposti più a buttarsi negli spazi che a coprirgli le spalle, rischia di fare molta fatica. In tal senso, l'assenza di un giocatore tattico come Marchisio sta risultando pesantissima.
HIGUAIN E DYBALA - Anche l'attacco ha subito cambiamenti importanti con l'arrivo di un giocatore come Higuain, abituato a Napoli ad essere il riferimento di tutte le iniziative offensive e bisognoso di conoscere meglio e più a fondo le dinamiche di squadra della Juventus. Non condivido le analisi avanzate sul cambiamento di posizione e di ruolo di Dybala dovuto all'arrivo di un partner d'attacco con caratteristiche diverse a quelle di Mandzukic. Anche nella passata stagione, l'ex Palermo amava partire largo a destro per poi "entrare" nel campo e, pur non segnando, in queste partite ha dispensato comunque buone giocate. Insisto sul fatto che si tratti di un problema di automatismi, di bisogno di conoscersi meglio, ma senza avere troppo tempo per farlo.
IL TURNOVER VALE PER TUTTI - Higuain, come Pjanic, è stato oggetto del turn-over effettuato da Allegri in questo primo scorcio di stagione. Così come è chiaro che in ogni squadra ci siano giocatori più insostituibili di altri, in una stagione in cui una formazione come la Juventus punta a disputare circa 60 partite, è impensabile non concedere riposo un po' a tutti. Dal mio punto di vista, il turn-over può diventare un'arma a doppio taglio se i cambiamenti da una partita all'altra diventano troppi, con 5-6 giocatori diversi rispetto al match precedente. Nel caso specifico delle scelte che hanno riguardato Pjanic e Higuain, solamente Allegri conosce lo stato di forma dei suoi calciatori ed è impossibile da fuori avere una conoscenza maggiore della situazione. Ecco perchè le critiche che gli sono piovute addosso sono pretestuose.
PROBLEMA PJANIC - Il centrocampo è da sempre il reparto più delicato sul quale intervenire ed è quello che sta presentando le criticità maggiori anche ad Allegri. La materia prima è di grandissima qualità, ci sono calciatori di spiccata personalità ma integrarli assecondando le loro caratteristiche non è e non sarà semplice. Per esempio, Pjanic a Roma ha dato il meglio di sè giocando da mezzala, più vicino alle punte, piuttosto che da regista davanti alla difesa. Premesso che il bosniaco ha le qualità per giocare ovunque, con due compagni di reparto come Khedira e Asamoah, giocatori preposti più a buttarsi negli spazi che a coprirgli le spalle, rischia di fare molta fatica. In tal senso, l'assenza di un giocatore tattico come Marchisio sta risultando pesantissima.
HIGUAIN E DYBALA - Anche l'attacco ha subito cambiamenti importanti con l'arrivo di un giocatore come Higuain, abituato a Napoli ad essere il riferimento di tutte le iniziative offensive e bisognoso di conoscere meglio e più a fondo le dinamiche di squadra della Juventus. Non condivido le analisi avanzate sul cambiamento di posizione e di ruolo di Dybala dovuto all'arrivo di un partner d'attacco con caratteristiche diverse a quelle di Mandzukic. Anche nella passata stagione, l'ex Palermo amava partire largo a destro per poi "entrare" nel campo e, pur non segnando, in queste partite ha dispensato comunque buone giocate. Insisto sul fatto che si tratti di un problema di automatismi, di bisogno di conoscersi meglio, ma senza avere troppo tempo per farlo.
IL TURNOVER VALE PER TUTTI - Higuain, come Pjanic, è stato oggetto del turn-over effettuato da Allegri in questo primo scorcio di stagione. Così come è chiaro che in ogni squadra ci siano giocatori più insostituibili di altri, in una stagione in cui una formazione come la Juventus punta a disputare circa 60 partite, è impensabile non concedere riposo un po' a tutti. Dal mio punto di vista, il turn-over può diventare un'arma a doppio taglio se i cambiamenti da una partita all'altra diventano troppi, con 5-6 giocatori diversi rispetto al match precedente. Nel caso specifico delle scelte che hanno riguardato Pjanic e Higuain, solamente Allegri conosce lo stato di forma dei suoi calciatori ed è impossibile da fuori avere una conoscenza maggiore della situazione. Ecco perchè le critiche che gli sono piovute addosso sono pretestuose.