Juve: Pirlo rallenta, ma non è un caso
Andare piano per arrivare meglio. Il percorso di recupero di Andrea Pirlo procede, più lentamente del previsto ma senza reali complicazioni. O meglio, con qualche intoppo di grande rilievo in termini di squadra, non legati direttamente al polpaccio destro del fenomeno bianconero. Dal suo infortunio in poi, infatti, la Juve ha via via perso Paul Pogba e Claudio Marchisio, con tempi di recupero diversi l'uno dall'altro ma a quanto pare sufficienti per far preferire allo staff medico e tecnico bianconero di non forzare su Pirlo proprio per evitare guai ulteriori. Meglio inventare un centrocampo inedito in campionato contro l'Empoli, forti di un primo posto indiscutibile dall'alto dei quattordici punti di vantaggio sulla Roma. Meglio studiare soluzioni alternative anche in Coppa Italia con la Fiorentina, considerando una qualificazione troppo complicata per correre rischi.
APPUNTAMENTO AL 14 APRILE - Meglio insomma aspettare tutto il tempo necessario per fare in modo che Pirlo, 36 anni a maggio, possa ritrovare la condizione migliore scongiurando ogni timore di ricaduta in una fase di stagione che vede nella doppia sfida con il Monaco il vero appuntamento da non fallire. Poco importa in questa fase che i tempi di recupero iniziali fossero di circa venti giorni e che nel frattempo siano già raddoppiati: a Max Allegri e tutta la Juve interessa che Pirlo, possa tornare in scena il 14 aprile in tempo per la “prima”. Le partite precedenti sono “solo prove”.
Nicola Balice