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    Juve, perché è meglio difendere a 4

    Juve, perché è meglio difendere a 4

    Al netto degli infortuni le prestazioni sono, come al solito, monstre. Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini sono ancora tra i migliori difensori a livello europeo e ogni anno, come se fosse possibile, riescono a confermarsi. Ma il tempo passa e gli acciacchi sono lì, puntuali, a dimostrarlo. Il numero 3 bianconero è incappato nell'ennesimo infortunio muscolare, il centrale toscano si è lussato la spalla in un contrasto di gioco e ne avrà per due mesi. Allegri sarà, ovviamente dispiaciuto, ma anche l'occasione per sperimentare il futuro, per provare quella linea a 4 che da necessità può trasformarsi in virtù. Europea. 

    Già, perché più volte lo si è detto: per vincere in Europa c'è bisogno della difesa a 4. Ed ecco l'opportunità, con un Bonucci, fondamentale e inamovibile, che sa muoversi indistintamente sia in una linea a 3 che a 4, e un Benatia che ha già dimostrato di aver dimenticato le incertezze di Monaco di Baviera e di essere tornato ai livelli di Udine e Roma: in giallorosso, a 4, fu sensazionale. Senza dimenticare un Rugani che scalpita, e che il meglio di sé lo ha dato proprio a 4 con Sarri in quel di Empoli. Inoltre, senza i due colossi, sono in solamente in 3: giocando con due centrali, ci sarebbe comunque uno pronto a far rifiatare il compagno.

    Sugli esterni, poi, l'imbarazzo della scelta, tra Lichtsteiner (solo in Serie A) e Dani Alves da una parte, Alex Sandro ed Evra dall'altra. Una linea a 4 da provare. Per osare. Per l'Europa.

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