Juve: perché Chiesa è scontento e perché, comunque, resterà a lungo
Gianluca Minchiotti
Un continuo stop and go. E' la stagione di Federico Chiesa, che in questa fase sta alternando presenze in campo (e buone prestazioni) a partite nelle quali resta fuori dai convocati, come è accaduto per la trasferta della Juventus a La Spezia. Il tutto rientra nell'ambito della gestione certosina che Max Allegri e il suo staff stanno dedicando al numero 7, nel delicato percorso di rientro dal grave infortunio di un anno fa. Chiesa non ha ancora nelle gambe né i 90 minuti né i tre impegni alla settimana. Per cui viene gestito e utilizzato nelle occasioni più importanti. E' accaduto con la Fiorentina e con il Nantes, accadrà di nuovo con i francesi nel match di ritorno dei playoff di Europa League, in programma giovedì, al netto del leggero affaticamento muscolare accusato nei giorni scorsi. E fin qui tutto bene, o quasi. Perché poi c'è anche la parte problematica, che riguarda la posizione in campo e il futuro... CONTINUA A LEGGERE: CHIESA E LA JUVE, I PROBLEMI E IL FUTURO